BERNA - Il Consiglio nazionale, dopo aver approvato la legge sul personale federale, ha trasmesso integralmente al Consiglio federale la mozione della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati concernente la promozione del plurilinguismo. Il governo era disposto ad accogliere soltanto tre dei cinque punti dell'atto parlamentare, mentre chiedeva di respingerne due.Con 99 voti contro 52 e 7 astenuti, la Camera del Popolo ha dunque anche approvato le lettere "c" e "d" del secondo capoverso riguardanti la padronanza attiva da parte dei quadri di una seconda lingua ufficiale e passiva di una terza. La lettera "d" che il governo non voleva accogliere chiede che la formazione linguistica necessaria all'esercizio di una funzione sia presa interamente a carico del datore di lavoro.La mozione per la promozione del plurilinguismo domanda di completare l'ordinanza sul personale federale. Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) dovrà essere l'organo strategico di gestione e di controlling del Consiglio federale per la promozione del plurilinguismo.A tale titolo, su proposta del DFF, il governo definisce gli obiettivi strategici prioritari della prossima legislatura e ne controlla l'attuazione; provvede affinché le comunità linguistiche siano rappresentate in modo equilibrato in seno a ciascun dipartimento, segnatamente nelle funzioni quadro; designa un delegato al plurilinguismo incaricato di assicurare l'attuazione delle misure previste. A questi aspetti si aggiungono ora dunque anche quelli relativi alla padronanza linguistica e alla formazione linguistica.
ATS