Decine di migliaia di esperantofoni visitano ogni anno i molti incontri internazionali organizzati nel mondo ma molti di più viaggiano privatamente. L'edizione del 2003 dell’annuario del Pasporta Servo contiene gli indirizzi di oltre 1286 punti di accoglienza in 80 paesi con persone di ogni età bel liete di offrire il pernottamento, ed anche altro, gratuitamente nelle loro case ai viaggiatori di passaggio. Nella scheda di adesione come ospitanti c’è scritto: “La tuta mondo en via hejmo” (tutto il mondo a casa tua): anche chi ospita conosce il mondo, senza muoversi da casa. Il Pasporta Servo (in italiano: "Servizio Passaporto") è un'iniziativa assolutamente unica dell'Organizzazione Mondiale Giovanile Esperantista (TEJO) per viaggiare all'estero risparmiando, e avendo inoltre la possibilità di contattare direttamente la cultura locale, vivendola dalla casa di una normale famiglia e non da un albergo.

Va da se che la stessa esperienza si ripete poi visitando amici conosciuti per corrispondenza o durante gli incontri internazionali.
Se si effettuasse una ricerca gli esperantisti risulterebbero certamente tra i più gira-mondo in assoluto, sia perché si sentono dovunque a casa propria, non costretti a balbettare una lingua non propria, sia perché stimolati dall'esistenza di Esperanto-domoj, veri e propri alberghi, riservati agli esperantisti o di semplici punti di contatto attraverso il Pasporta Servo. Il servizio risulta sviluppato soprattutto ìn Europa ma anche in Brasile, Stati Uniti, Giappone ed altri paesi extraeuropei . Viaggiare con l'esperanto significa scoprire il gusto romantico dell'andare per il mondo, del Wandern per secoli fonte di conoscenza e di maturità. Significa staccarsi di netto dall'odioso turismo di consumo, a caccia di immagini stereotipe da catturare, ma avere contatti umani che ti fanno sentire uomo tra uomini, e non straniero tra stranieri, ed arricchiscono il tuo mondo di sentimenti che porterai a lungo con te.