La settimana si apre e si conclude nel segno dell'esperanto: sono 2 le manifestazioni di grande caratura socio-culturale e tre i premi in palio questi giorni. Domani martedì 16 novembre 2010 il primo evento, una giornata di studi dedicata a Giorgio Canuto, figura di spicco della cultura italiana e celebre esperantista. L'incontro, organizzato dalla Federazione Esperantista Italiana nell'avversario dei 50 anni dalla scomparsa dello studioso, avrà luogo a Parma presso l'Aula Cavalieri (ore 10.30). A seguire Paolo Valore, docente dell’Università degli Studi di Milano, consegnerà il primo Premio “GIORGIO CANUTO” per la miglior tesi di laurea in ‘Interlinguistica ed Esperantologia’ a Pierfrancesco Naccarato, autore dello studio “L’esperanto: la storia, la comunità, le problematiche, la lingua” (relatore il Prof. Fabio Foresti, socio-linguista dell’Università di Bologna).

Giovedì 18 novembre  il teatro sperimentale "L. Arena" di Ancona (h. 21.00) ospiterà la cerimonia di premiazione dei premi "Zamenhof - Le voci della pace" e "Umberto Stoppoloni - Le integrazioni impossibili".  Quest'anno i vincitori del premio, a cui, sarà assegnata la scultura bronzea "La Vojaghisto" (Il viaggiatore) del m.o Floriano Ippoliti sono NICCOLO' FABI, cantautore impegnato in iniziative in campo scolastico e sanitario in Africa (Sudan, Angola), il prof. ROCCO ALTIERI, docente dell'Università di Pisa, sostenitore della pedagogia della pace e della non violenza come intellettuale e come cittadino e SUOR MARIA PIA DA RECANATI, Superiora per l'Italia Centrosettentrionale delle Missionarie della Carità.
 
Il Premio Zamenhof, nato nel 2002 con l'intento di dare risalto a iniziative di carattere umanitario e di far conoscere i valori fondanti del movimento esperantista, ha un gemello: lo "Stoppoloni", ispirato alla figura dell'omonimo esperantista. I vincitori del premio sono operatori sociali e culturali meno conosciuti ma capaci di incidere profondamente in alcune realtà sociali. Ad aggiudicarsi l'edizione 2010 è stata l'Associazione INSENSINVERSO che, attraverso l'insegnamento della lingua italiana, opera nel quartiere romano della Magliana per l'integrazione delle diverse etnie. La cerimonia si chiuderà con il concerto del pianista Marco Vergini, che suonerà musiche di Schumann, Chopin, Liszt e Debussy.