(AGENPARL) - Roma, 08 nov - «Mauro Masi non può più rappresentare l'Italia all'interno dell’Organizzazione europea dei brevetti (Epo). Il settore brevettuale italiano necessita di un impegno e di una attenzione particolare soprattutto alla luce delle modifiche che stanno per essere introdotte dall'Unione europea. L'ex direttore generale della Rai, invece, riveste già una carica apicale in un’azienda dello Stato, quella di amministratore delegato della Concessionaria servizi assicurativi pubblici spa del Ministero dello sviluppo economico». A chiedere l'avvicendamento di Masi ai vertici dell'Epo è il deputato del MoVimento 5 Stelle Aris Prodani che oggi ha depositato un'interrogazione rivolta al governo Letta. «Per capire quanto si sia speso l'ex direttore della Rai in favore delle aziende italiane che fanno innovazione, vogliamo sapere a quante riunioni dell'Ufficio europeo dei brevetti Masi abbia effettivamente partecipato dal 2006 ad oggi - precisa Prodani -. Il settore sta vivendo un momento delicato, una vera e propria fase di transizione visto che dal 1° gennaio 2014 dovrebbe entrare in vigore il brevetto europeo unitario». «Lo scorso 16 aprile la Corte di Giustizia Ue ha inoltre respinto il ricorso di Italia e Spagna sulla procedura di cooperazione rafforzata per l’approvazione degli atti relativi al brevetto unitario. L’Italia si è opposta - spiega il deputato M5S - in quanto la normativa in via di definizione prevede una licenza in sole tre lingue (inglese, francese e tedesco) con la totale esclusione dell’italiano e dello spagnolo, fatto che discrimina le nostre aziende costrette a sobbarcarsi i costi aggiuntivi di traduzione». «Proprio per questi motivi - conclude Prodani - il governo Letta deve agire subito a livello europeo per fare in modo che la nuova figura brevettuale contempli, tra le lingue ufficiali, anche quella italiana».