La Federazione Esperantista Italiana esprime (www.esperanto.it) la sua preoccupazione per la situazione e le tensioni in Nagorno Karabah, sfociate nelle ultime 2 settimane in un conflitto armato con pesanti conseguenze sulla popolazione civile.

Nonostante siano già importanti i risultati raggiunti delle Nazioni Unite durante i primi 75 anni della loro esistenza (risultati della multiforme cooperazione degli Stati membri su questioni di pace, diritti umani e sviluppo, ecc.), sono ancora molte le crisi globali, alimentate da incomprensioni e rivalità nazionali. Quindi  il futuro dell'ONU, e di fatto del nostro pianeta, dipende da una più forte cooperazione multilaterale tra i governi, in cooperazione con la società civile globale.

La risoluzione del Festival Mondiale d'Esperanto, evento svoltosi quest'anno in formato virtuale con la partecipazione di diverse migliaia di persone da 97 paesi e con più di 500 ore di programmi nella lingua internazionale Esperanto, invita tutti a osservare i doveri umani della solidarietà mondiale, della pace e del processo decisionale multilaterale su questioni comuni a tutta l'umanità.

La Federazione Esperantista Italiana incoraggia l'ONU e gli attori interessati alla costruzione della pace negli interessi della salvaguardia della vita umana in Nagorno Karabah e in tutto il mondo. Questo è l'auspicio anche di tutta la comunità esperantista mondiale, che ribadisce la necessità di superare l'odio e costruire il dialogo e la comprensione tra i popoli.