Vari studi svolti all’estero e anche in Italia lo confermano: saper parlare bene una o più lingue straniere non serve solo ad arricchire la propria conoscenza e il curriculum vitae, ma favorisce il sistema nervoso e quindi l’attività del cervello, affina l’udito e l’attenzione e può ritardare, se non addirittura scongiurare, malattie come il morbo di Alzheimer e la demenza senile

Saper parlare le lingue non serve solo al curriculum vitae. Numerosi studi scientifici, infatti, hanno dimostrato che parlare correttamente almeno una lingua straniera aumenta la capacità di apprendimento e la velocità di comprensione, favorisce il sistema nervoso e quindi l’attività del cervello, affina l’udito e l’attenzione e può ritardare, se non addirittura scongiurare, malattie come il morbo di Alzheimer e la demenza senile.
Studi condotti in tal senso alla York University di Toronto, in Canada, pubblicati dal «Journal of Psychology and Ageing», hanno dimostrato che i soggetti tra i 30 e gli 88 anni in grado di parlare almeno due lingue erano meno a rischio di declino mentale con l’invecchiamento, rispetto ad altrettanti soggetti che parlavano una sola lingua. Questa recente scoperta va a sostenere precedenti teorie, secondo le quali le capacità linguistiche hanno un effetto protettivo sul cervello.
Leggi l'articolo di di Alessandra Ressa - superando.it