Cinese, russo, arabo… In Svizzera l’interesse per queste lingue è in aumento. Sapere districarsi in uno di questi idiomi ‘esotici’ rappresenta sicuramente un plus nel curriculum, anche se la domanda sul mercato del lavoro è ancora minima.

Le lingue aprono molte porte. Sarà forse che da piccoli questa frase ci è stata ripetuta come un mantra dai genitori. O sarà il plurilinguismo del paese. Fatto sta che in Svizzera è piuttosto raro incappare in persone che non sappiano destreggiarsi in un’altra lingua che quella materna.
A suscitare interesse non sono solo le lingue ‘tradizionali’. «L’inglese rimane naturalmente la lingua che attira il maggior numero di studenti. Constato però che vi è un crescente interesse per lingue come il cinese, l’arabo o il russo. Gli allievi sono in costante aumento. Gli studenti si rendono conto che per il loro futuro professionale è importante saper parlare più idiomi e non solo quelli classici come il francese, l’italiano o lo spagnolo», osserva Petra Gekeler, direttrice del centro di lingue dell’Università di Basilea, fondato dieci anni fa e che propone agli allievi dell’ateneo 18 lingue diverse.

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