Denuncia dei genitori a governo e Commissione: vogliono chiudere la nostra sezione alla Scuola europea. Perchè non c'è da essere sorpresi...

Grazie alla segnalazione di Cristiana Muscardini, vicepresidente della commissione Commercio Internazionale al Parlamento europeo, scopro che la Scuola europea sta ammazzando la sezione italiana. Nessuna sorpresa. Era chiaro da anni. Da che hanno chiuso completamente e senza ragione vera ai non funzionari per ridurre i numeri, da che hanno cominciato il trasloco degli alunni verso sedi meno comode. Più volte è stato fatto notare che l’obiettivo finale è un «trilinguismo più» in cui l’italiano non sia contemplato. Adesso, a sentire chi queste cose le conosce bene, si sta compiendo un altro passo verso l’eutanasia di un insegnamento linguistico. Il nostro.  
Ci sono colpe infinite. Anche del sistema Italia che non ha fatto nulla per frenare la tendenza dei Grandi dell'Ue a limitare le possibilità della gente che parla la lingua di Dante e nulla per dare un’opportunità di poter studiare nella lingua madre ai figli di chi è si è mosso per lavoro, Quando si parla di scuola, sempre chiacchiere e distintivo nei nostri centri del potere politico. Risultati zero, sopratutto.  

Marco Zatterin - lastampa.it