dicembre Il Francobollo Esperanto e Filatelia

di Elda Doerfer



La Signora Elda Doerfler, vicepresidente di "Esperanto -Ligo Filatelista " ci invia il seguente articolo:



L'idea di una lingua pianificata internazionale - il cui scopo non sia quello di sostituire le lingue etniche, ma semmai di servire come lingua aggiuntiva, seconda per tutti - si è manifestata, fin da quando, nelle relazioni con popoli stranieri, l'uomo ha visto, nella diversità linguistica, un invincibile ostacolo. Uno dei primi ideatori di una lingua internazionale fu Rene Descartes (Cartesius) che progettò una lingua logica, priva di irregolarità, caratterizzata da un sistema di costruzione di vocaboli mediante l'uso di affissi. Tutto questo nel 1629. È interessante notare che già ante­cedentemente la badessa Hildegardis von Bingen (1098-1178) iniziò a lavorare su un sistema di una lingua parlata e scritta che doveva servire "per gli uomini semplici".



Quali i requisiti di una lingua ausiliaria internazionale? Una lingua internazionale deve essere di facile ap­prensione per tutti i ceppi linguistici, razionale, precisa, senza eccezioni, conforme ai bisogni e soprattutto accessibile a tutti. Inoltre deve avere la possibilità di esprimere ogni sfumatura del pensiero, e tale da poter essere adattata ai cambiamenti naturali imposti dal progredire dello scibile umano. A migliaia si contano a tutt'oggi i progetti di lingue cosiddette "pianificate" od "ausiliarie", ma fra tutti questi progetti uno solo è diventato una realtà tuttora diffusa in tutto il mondo, con una comunità internazionale capace di parlarla ed esprimersi compiutamente suo tramite: quella lingua è l'esperanto.



Esperanto, la lingua internazionale

Quando il 26 luglio 1887 venne pubblicato a Varsavia "internacia Lingvo - Unua Libro" il primo libro dell'e­speranto, il suo ideatore, il medico oculista Ludovico Lazzaro Zamenhof vide finalmente realizzarsi il sogno della sua vita. L'idea di una lingua internazionale, comune, quale strumento logico per la soluzione della comunicazione tra gli uomini di etnia e lingua diverse, scaturì nella sua mente, già nell'infanzia. Infatti fin da bambino, fu spettatore delle lotte fra persone di diverse nazionalità: nella sua città natale Bialystok (Polonia, allora sotto il dominio russo), dove nacque il 15 dicem­bre 1859, convivevano polacchi, russi, ebrei, tedeschi e lituani, in condizioni di aperto contrasto provocato sia dalle posizioni nazionalistiche che dall'ostacolo linguistico. Tutto ciò lo spinse a dedicarsi alla studio di una lingua, che potesse contribuire al miglioramento dei rapporti tra gli uomini, e con tale mezzo anche arrivare ad una pacificazione laddove i contrasti fossero provocati dalla mancata intercomprensione. Dunque l'idea umanitaria fu essenziale nella sua ricerca di facilitare le relazioni tra persone di diversa nazionalità.



L'esperanto, fin dagli inizi della sua diffusione, destò l'interesse di molte persone. Ai suoi albori fu una lingua soprattutto scritta, finché nel 1905 a Boulogne-sur-Mer ebbe luogo il 1° congresso d'esperanto, al quale parteciparono circa 700











persone provenienti da una ventina di paesi: in tale occasione apparve evidente a tutti la sua validità quale strumento di comunicazione. Da allora il cammino di questa lingua è stato lungo, difficile e tormentato, soprattutto a causa delle guerre mondiali e delle ideologie del XX secolo, avverse all'idea d'internazionalità propria dell'esperanto. Attualmente la lingua è diffusa in tutti i cinque conti­nenti ed ha ottenuto numerosi riconoscimenti anche da parte di istituzioni internazionali. L'Associazione Mondiale per l'Esperanto ha un proprio ufficio a New York presso l'ONU con il quale è in relazioni consultive ed ha un rappresentante nelle riunioni dell'UNESCO con il quale interagisce in numerosi campi di attività. L'Associazione ha rapporti di collaborazione con l'UNICEF, con il Consiglio d'Europa e con l'Organiz­zazione degli Stati Americani e fa inoltre parte dell'Ass. Organizzazioni non Governative. Ciò che caratterizza l'esperanto è il fatto che esso non rappresenta gli interessi di alcun paese e non è espressione della cultura di un popolo, ma essendo patrimonio di tutti, salvaguardia il principio di ugua­glianza in campo linguistico. Ed infine, il suo uso crea una dimensione supernazionale della comunicazione, ossia sviluppa in coloro che lo parlano quel sentimen­to di appartenenza all'intera comunità mondiale, sviluppando nel contempo uno spirito di solidarietà umana e di integrazione mondiale al di sopra delle frontiere.



Esperanto applicato alla filatelia

In campo filatelico l'esperanto è entrato fin dai suoi primi anni di vita. Già alla fine del 1800-inizi del 1900, importanti riviste filateliche quali "Revue Philatélique Francaise", Les Archives des Collectioneurs" "L'Echo de la Timbrologie" e molte altre ancora, si sono interessate moltissimo a questa lingua, pubblicando sia articoli informativi che corsi "a puntate", mettendo in risalto la sua importanza per le relazioni-scambio tra i filatelici di tutto il mondo. Nel 1903, allo scopo di agevolare la comprensione in questo specifico campo, il francese Rene Lemaire redasse il primo vocabolario esperanto-francese di termini filatelici. Più tardi nel 1911 un'importante ditta filatelica tedesca (SENF - Leipzig) elaborò un altro vocabolarietto, conte­nente una tabella, in tre lingue tra cui naturalmente l'esperanto, con i termini e le definizioni più usati nella filatelia. Nel 1928 vede le stampe un altro vocabolario, con vocaboli in lingua inglese, francese, tedesca ed esperanto, preparato da un esperto filatelico ed appartenente al Comitato Linguistico (Lingva Komitato) dell'Accademia di Esperanto.



Ecco qualche vocabolo riguardante la filatelia in lingua internazionale esperanto:

Filatelia = filatelo

Filatelico -filatelisto

Filigrana - filigrano

Francobollo = poŝtmarko

Intero postale = tutaĵo

Affrancare = afranki

Dentellatura = dentumo

Ufficio postale = poŝtoficejo

Annullo = stampo

Tariffa postale = postatarifo

Appendice pubblicitaria = talono

Coupon di risposta = respondkupono

Busta primogiorno = Unuataga Koverto

Cartolina Maximun = Maksimuma Karto

Foglietto = folio

Mancolista = Mankolisto

Sovrastampa = surpreso

Tematica = temo

Tiratura = eldonkvanto

Cartolina postale = poŝtkarto

In occasione dell'8° congresso mondiale degli esperan-isti tenutosi a Kraków (Cracovia) dall'I 1 al 18 agosto 1912, congresso al quale parteciparono circa 1800 persone provenienti da tutt'Europa, l'Amministrazione delle Poste Austriache, resasi conto dell'importanza dell'avvenimento, decise di emettere un annullo speciale, il primo in assoluto di una lunga serie.

Il primo francobollo con scritte in esperanto è stato prodotto dall'Unione Sovietica nel 1925 per com­memorare il 20° anniversario della morte di Popov, da essa ritenuto l'inventore della radio (sul francobollo il ritratto di A.S. Popov e la scritta in esp: inventisto de radio - inventore della radio).

L'anno seguente sono apparsi altri due francobolli, con valore di 7 e 14 copechi, in occasione del 6° congresso internazionale esperantista del Proletariato (VI internacia proletaria Esperanto-Kongreso 1926). Su questi francobolli, nell'ovale posto al centro, compare il seguente testo scritto in alfabeto Morse: Proletari di tutto il mondo unitevi! Da allora, anche altri Stati hanno usato la lingua internazionale per emissioni in occasione di manife­stazioni o ricorrenze varie (Fig. 1). Nel 1987, anno in cui fu celebrato il centenario dell'esperanto, ben 10 Stati, tra cui anche la Cina e la Corea, hanno ricordato l'evento sia con francobolli che interi postali. Per quanto concerne gli interi postali, esistono numero­sissime serie emesse da più di una quindicina di paesi diversi. Non necessariamente il tema era l'esperanto od altri argomenti ad esso connessi: il testo ordinaria­mente era in lingua locale ed in lingua internazionale. In questi ultimi anni le emissioni filateliche con tematica "Esperanto" sono apparse nelle esposizioni regionali, nazionali ed anche internazionali, ottenendo premi e riconoscimenti anche di primo rango. Gli esperantisti filatelici sono associati ali' "Esperanto-Ligo Filatelista", un'associazione internazionale che ha lo scopo di informare sulle ultime emissioni filateliche, fa da tramite per lo scambio fra i soci di materiale vario, e, non ultimo, cerca di diffondere l'Esperanto tra i filatelici. Il bollettino trimestrale per i soci è La VERDA LUPEO (La Lente verde), importante fonte da cui trarre informazioni riguardo le varie emissioni che appaiono nel mondo. Esiste inoltre un catalogo, costantemente aggiornato, che presenta la storia generale di quanto apparso nel mondo in campo filatelico a partire dal 1887 a tutt'oggi.



Quest'anno, in occasione dell'89° congresso mondiale, svoltosi a Pechino, dal 24 luglio al 31 luglio, la China National Philatelic Corporation (Cina Filatela Kom-pamio) in collaborazione con la Lega Esperantista Cinese (Cina Esperanto-Ligo) ha emesso 800 copie di un foglietto, composta da 16 francobolli con valore nominale di 80 fen (valido per l'affrancatura all'interno della Cina), ciascuno dei quali con appendice pubblicitaria per l'esperanto (Fig. 2). Nel 2006 avrà luogo in Italia, a Firenze, il 91° congresso mondiale, in occasione del quale verrà allestita una mostra illustrante la storia della lingua internazionale attraverso francobolli, interi postali, annulli e cor­rispondenza varia.