La lingua afrikaans torna a dividere il Sudafrica. Nel corso della settimana centinaia di studenti hanno protestato contro il diffuso uso della lingua afrikaans nell’Università di Stellenbosch. Secondo i manifestanti, l’afrikaans verrebbe preferito all’inglese dal corpo docenti e, attraverso esso, si promuoverebbe una cultura razzista. Molti sudafricani, soprattutto quelli di colore, vedono nell’afrikaans la lingua dei bianchi. E non senza ragioni. L’Università di Stellenbosch, prima della fine del regime segregazionista, era un bastione del potere bianco e si insegnava solo in afrikaans. Dal 1994, anno della fine del regime di apartheid, l’università ha poi introdotto insegnamenti in inglese. Afrikaans e inglese dovrebbero essere sullo stesso piano, ma gli studenti sostengono che l’afrikaans è favorito. «Non si tratta semplicemente di una lingua come strumento di insegnamento – ha detto lo studente attivista Mo Shabangu ad Al Jazeera -. Si tratta di una lingua che si collega alla cultura istituzionale legata allo spirito dell’apartheid».
Leggi l'articolo di africarivista.it