Henri Vallienne
Henri Vallienne
È questo il primo romanzo originale in esperanto, pubblicato nel 1907; in precedenza era uscita la traduzione di un romanzo polacco, La faraono, di B. Prus, ad opera di K. Bein, noto con lo pseudonimo di Kabe. L’autore, Henri Vallienne (nella foto, fonte Wikipedia), medico francese, aveva pubblicato l’anno prima la traduzione completa dell’Eneide; bloccato a letto da una malattia di cuore, poté dedicare tutto il suo tempo a questa nuova opera, di circa 500 pagine, che si ispira, già nel titolo, ai romanzi francesi d’appendice. La trama si svolge nel periodo post-napoleonico; il castello di Prelongo (tutti i nomi di persona e di luogo sono in esperanto) è di proprietà del marchese Raŭlo, fuggito durante la rivoluzione e poi ritornato con la figlia Matildo. Alla mano di questa aspira il capitano Viktoro Linŝardo, rifiutato dalla famiglia di lei perché di origini inferiori, e sgradito alla giovane ereditiera, che preferirebbe il duca di Blasano. Viktoro cerca di conquistarla, ma poi, sobillato dalla madre, riesce a forzarla al matrimonio sfruttando il fatto che il castello è pesantemente ipotecato a favore di un suo parente, il quale durante la rivoluzione ne era stato il disonesto amministratore. Matildo, sposata a forza, non acconsente a consumare il matrimonio, malgrado le insistenze e le prepotenze del marito; alla fine le cose, in maniera più o meno inverosimile, in mezzo a imbrogli e traversie varie, si aggiustano con la morte di Viktoro e il matrimonio definitivo di Matildo vergine con il duca. Il romanzo è scorrevole e, a quell’epoca, si poteva leggere con piacere.