Il moderno ed accogliente Centro Culturale San Gaetano, messo a disposizione, assieme al personale per l'assistenza tecnica, gratuitamente dal Comune, che ha pure concesso il suo Patrocinio, ha ospitato domenica 20 ottobre la cerimonia celebrativa del centenario di questo gruppo sempre distintosi per la sua attività. Quasi una novantina gli intervenuti, la maggior parte a tempo pieno, con una forte rappresentanza dai gruppi veneti. Ma anche dall'Emilia e da Milano. Preceduta, per gli interessati, da una S. Messa in esperanto officiata da Padre Pierluigi Svaldi, la cerimonia è iniziata alle ore 10.30 nel luminoso e bell'Auditorium con una breve introduzione del presidente del Gruppo, prof. Carlo Minnaja seguito dalla consigliere comunale dott.ssa Cristina Toso, in rappresentanza del sindaco, che in un esperanto un po' volonteroso ha pronunciato espressioni di benvenuto e simpatia. Ha poi preso la parola l'assessore alla cultura dott. Andrea Colasio, deputato nella precedente legislatura quando aveva presentato il noto progetto di legge a favore dell'Esperanto. Egli ha ribadito i motivi che l'avevano spinto a questa sua iniziativa, ritenendoli sempre validi e rinnovando il suo appoggio. ll prof. Minnaja ha quindi proseguito con i messaggi inviati dal vice-sindaco Ivo Rossi, dall'assessore Di Masi, dalla consigliere Boselli, dall'Ufficio Stampa dell'Università. Ha poi letto per esteso un ben focalizzato messaggio del presidente della FEI, prof. Aldo Grassini, quello lungo e sincero, con una vena nostalgica, del lontano ambasciatore in Norvegia dott. Giorgio Novello ed infine quello di Renato Saggiori, figlio di Giovanni, colonna dell'esperantismo padovano, esprimente stretta e commossa vicinanza. Il programma del mattino è proseguito con la visita ad una mostra allestita in una vicina sala, dove non solo erano esposti numerosi libri esperantisti di tutti i generi dalla fine dell '800 ai giorni nostri, con alcuni rari esemplari, ma anche altro materiale interessante: ad esempio quello legato alla corrispondenza (come quella che, tramite la sede svizzera dell'Associazione Universale, veniva smistata fra paesi tra di loro belligeranti). Una particolare attenzione al grande novelliere esperantista, padovano di nascita, Filippo Franceschi, in arte Sen Rodin.
La prima parte del pomeriggio è stata dedicata ad una accurata ed esauriente presentazione della storia di cent'anni di Esperanto a Padova, curata con maestria e competenza dal prof. Carlo Minnaja, noto storico nel nostro campo. Prima una inquadratura globale del nascente movimento, specialmente in Italia, per poi focalizzarsi sul Veneto e Padova in particolare. Cominciando dal primo esperantista veneto, Silvio Zanutto, e dal primo giornale veneto, la Esperanta Abelo di Udine, e dalla successiva attività editoriale del ben noto Paolet, è stato un inseguirsi di nomi ed avvenimenti che man mano hanno fatto riaffiorare cento anni di storia appassionante. Arricchendo la presentazione con la proiezione di numerose foto si sono fatti rivivere persone, fatti ed ambienti mantenendo ben viva l'attenzione dei presenti. Ovviamente maggior attenzione è stata dedicata ai personaggi più importanti: il primo presidente del Gruppo ing.Carazzolo, i prof. Panebianco e Ardigò, l'insegnante Mirza Marchesi e Filippo Franceschi, i prof. Fabris e Fiorello Fiorentin, ecc. fino agli attuali membri Saccardo, Rinaldo, Vallese, Minnaja, ecc. Ovviamente il massimo rilievo è stato dato alla figura di Giovanni Saggiori, faro e filo conduttore dell'esperantismo a Padova per molti decenni. Ricordate anche le collaborazioni positive con enti ed autorità locali e specialmente con l'Università, oltre ai due congressi nazionali, il secondo dei quali, del 1990, ebbe un Comitato d'Onore di rara imponenza e qualità ed un programma ad alto livello.
Ha degnamente concluso la giornata un apprezzato concerto per pianoforte, violoncello e violino con opere di Franz Joseph Hayden, seguito da un brindisi.  
Una manifestazione condotta con sobrietà e ben articolata, che ha riscosso un meritato successo.