La Commissione Africana dell’Associazione Universale d'Esperanto per la Fondazione Afriko ha potuto fare un altro passo sulla strada della diffusione, dell'istruzione e della rivitalizzazione dell’Esperanto in molti paesi africani. Questo passo è potuto realizzarsi anche grazie al grande aiuto, sia da parte di persone singole che di organizzazioni, sotto forma di sostegno diretto ai progetti fatti da esperantisti in Africa.
Nel Benin, la rivista "Le potentiel" ha pubblicato articoli sul quinto Congresso Africano, mentre la radio Tokpa la trasmesso su di esso per diversi giorni. Nella Repubblica Democratica del Congo il movimento ha avuto la possibilità di far sentire una trasmissione in esperanto e inglese attraverso le onde della radio nazionale (FM 100 MHz) ogni sabato. Il movimento nel Madagascar ha preparato una nuova pagina web: <www.malagasio.org>. Nel Togo si è compiuto passi in avanti a favore della lingua iniziata da L. Zamenhof nella maggiore università statale della capitale Lomé e si è anche preso parte ad un programma televisivo. Il programma può essere visto in http://www.youtube.com/watch?v=D5LhPXUkXNg&feature=youtu.be. La rivista "Babilanto", promossa e pubblicata dal sig. Adjévi Adjè, è uscita quattro volte. Il bollettino della Commissione "Esperanto in Africa" ​​è apparso due volte sotto la redazione di Jean Codjo. Attraverso la gestione di quest'ultimo, www.esperanto-afriko è diventato più ricco anche di notizie sull’Azione Africana e la Pagina Africana su Facebook è stata aggiornata con aggiunte di nuovi soci durante l'anno.

Nel mese di settembre ha avuto luogo un seminario di istruzione a Rumonge, nel Burundi, con una solenne apertura della biblioteca di Esperanto recentemente completata. La costruzione è stata finanziata dai contribuenti alla Fondazione, "L’Esperanto in Evoluzione". La Commissione Africana dell’UEA, che ha continuato a godere nel passato anche il sostegno dell’ILEI, ha ancora collaborato più strutturalmente con il presidente dell’ILEI, la signora Mireille Grosjean per l’istituzione della sessione degli esami nel Benin. Nel Togo hanno avuto luogo un corso per principianti e uno di livello avanzato sotto la guida della signora Paola B. Giommoni venuta dall’Italia con l'aiuto delle forze locali. Erano presenti per salutare l’inizio del corso il tedesco Christian Darbellay e il cinese Zhu Minghe. Nell’università pedagogica di Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo, la sezione giovanile (DKEJO) e UPN hanno organizzato regolarmente corsi per studenti.
Il movimento esperantista ruandese, benché in fase embrionale, ha tuttavia con vigore fatto qualche passo in avanti. Nella capitale ha sede un club così come in alcune province. A Kigali, si calcola una trentina di esperantisti, alcuni di loro hanno raggiunto un livello avanzato e altri sono appena “sfornati”.
Il gruppo musicale "Konga Speranza" ha registrato dei videoclip che vengono venduti nella sede dell'associazione nazionale DKEA. Il movimento del Togo ha acquisito lo status di un’associazione legalmente confermata dalle autorità nazionali.
La celebrazione della Giornata di Zamenhof (15 dicembre) è diventata una consuetudine in Africa. La Giornata è stata celebrata anche in vari modi nel Benin, in Sudafrica e nel Togo.
Ha avuto luogo il terzo congresso nazionale in Benin nell’agosto scorso, mentre nel Togo si è svolto con successo il 21° congresso nazionale con una forte partecipazione degli studenti dell'Istituto Zamenhof con il tema: "Zamenhof e Mandela, due persone diverse con lo stesso destino." Il movimento nel Madagascar ha nuovamente intensificato l'attività grazie al lavoro dell’esperantista Fidilalao Henriel, nel quadro del progetto Esperanto Plus, iniziato da Evelyne Rotellini e Jean Pierre Marcq in Francia per sostenere l’Esperanto in Africa.

Il movimento africano si è ristabilito grazie alla tradizione del congresso di tutto il continente. 17 anni dopo il 4° Congresso Africano in Tanzania, ha avuto luogo il 5° Congresso Africano nella città beninese di Cotonou alla fine dell’anno con 32 partecipanti provenienti da 11 paesi. Oltre ai paesi africani Benin, Burundi, Costa d'Avorio, Camerun, Niger, Senegal, Sudafrica e Togo, erano rappresentati anche Haiti, Svezia e Svizzera. Il congresso è stato co-organizzato da tre partner: la Commissione Africana dell’UEA, l’Associazione degli esperantisti del Benin (ABeE) e l'organizzazione non governativa svizzera “Conoscenza senza ostacoli". Ma l’UEA, l’Istituto Hodler '68 e molti singoli esperantisti di tutte le parti del mondo hanno sostenuto il congresso. La sua risoluzione sottolinea la necessità di incontri internazionali esperantisti come occasione per fare esperienza e migliorare la lingua del movimento in Africa. A tal fine ci si è dichiarati pronti ad organizzare un IJK (Congresso Internazionale dei Giovani), un UK (Congresso Mondiale) e / oppure una conferenza dell’ILEI in Africa, anche già nel 2016.
L'Ufficio Africano (AO) dell’UEA ha avuto contatti con esperantofoni africani e li ha aiutati secondo le esigenze, soprattutto con l'invio di materiali didattici e la risposta alla richiesta di informazioni. Esso ha inoltre collegato le associazioni nazionali, i club (nei paesi in cui non vi è ancora alcun’associazione nazionale) e ha dato sovvenzioni per consentire le loro attività. Tutto sommato, una dozzina di club e associazioni hanno ricevuto una sovvenzione durante l’anno: fra essi ANEB (Burundi), DKEA (Congo), ABeB (Benin), KES (Kenya), Burkina Faso, UTE (Togo), SEA (Senegalia), GEM (Ghana), Niger, Madagascar e VEK (Uganda).
Ed ora approfittiamo di quest’opportunità per esprimere il nostro cordiale ringraziamento a tutti esperantisti, alle organizzazioni esperantiste i cui sforzi hanno reso possibile l’attività nell’anno apperna passato in Africa. Siccome per l'anno 2014 la Commissione Africana pianifica informazioni in più paesi, un mucchio di corsi in molti paesi e a parte il seminario sulla Maturazione di Attivisti (SPAMO) in Africa, chiediamo ai mecenati e agli amici dell’Africa di sostenerci donando denaro alla Fondazione Afriko presso l’UEA. Speriamo che sarete sensibili al nostro appello.

Il coordinatore della Comissione Africana dell'Associazione Universale d'Esperanto
Adjévi Adjé