Cagliari - (Adnkronos) - Una delle prove è finita sotto la lente della Procura. Alcuni anni fa in un caso analogo il concorrente vinse il ricorso e fu assunto

Cagliari, 15 feb. - (Adnkronos) - Polemiche, ricorsi e persino un esposto in procura. Fanno discutere in Sardegna i due concorsi regionali in cui viene richiesta la conoscenza della lingua sarda nelle prove orali. "Elementi di lingua sarda, volti ad accertare la comprensione della lingua scritta e parlata", e' quanto richiesto infatti nel concorso per l'assunzione di 16 figure di 'Referendario dirigente' al Consiglio regionale della Sardegna, figura che si occupa di organizzazione, coordinamento, ricerca, stesura delle leggi dell'Assemblea.


Stesso requisito, quello della conoscenza del sardo, richiesto, con numerose polemiche e strascichi giudiziari, per l'assunzione di 4 giornalisti professionisti per l'Ufficio stampa della stessa Assemblea regionale, concorso effettuato tra luglio e ottobre dell'anno scorso e finito sotto la lente della procura di Cagliari e della squadra mobile della polizia.
Il bando per dirigenti è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Sardegna il 30 gennaio scorso (n. 6, Parte I e II), ed è destinato, proprio per gli elementi richiesti nella prova orale, a suscitare una marea di polemiche e soprattutto di ricorsi. L'esame per giornalisti (con la qualifica di caposervizio), con preselezione curriculare, prevedeva una prova scritta e una orale con l'assegnazione di 10 punti per lo scritto e 40 per le 4 prove orali, tra le quali una di lingua sarda e una di storia sarda.
Per i dirigenti invece, che saranno inquadrati nel "V livello funzionale retributivo" del Consiglio regionale, il concorso è articolato in quattro prove scritte (valutate in 30simi) ed un esame orale per i candidati che avranno superato le prove scritte. Le materie d'esame orale sono: diritto pubblico con particolare riferimento all'ordinamento regionale e all'ordinamento dell'Unione Europea, diritto amministrativo, diritto e procedura parlamentare, con eventuale riferimento al regolamento interno del Consiglio regionale della Sardegna, scienza delle finanze e politica economica, storia d'Italia dal 1861 ad oggi con particolare riguardo alla storia della Sardegna, ed elementi di lingua sarda, volti ad accertare la comprensione della lingua scritta e parlata. E' proprio quest'ultima prova, quella di elementi di lingua sarda, che desta perplessità tra i candidati.
Il dubbio costituzionale sarebbe legato "all'impossibilità di un cittadino italiano che non conosce la lingua sarda a poter vincere il concorso". E sono in tanti a storcere il naso, visto che alcuni anni fa, proprio in materia di lingua sarda, un concorrente fece ricorso, lo vinse e venne assunto. Intanto la magistratura cagliaritana (il pm è lo stesso che si occupa dell'uso dei fondi ai gruppi del Consiglio regionale) sta proseguendo l'indagine su presunte irregolarità nello svolgimento del concorso per giornalisti, e sono già state pubblicate le graduatorie finali dall'Ufficio di presidenza dell'Assemblea. Ma è dietro l'angolo il ricorso al Tar proprio per la prova in lingua sarda. E potrebbe finire di fronte ai giudici amministrativi anche quello per dirigenti referendari.