Giovedì 7 alle 21 la Basilica di Massenzio ospita l'incontro con l'autore israeliano e con lo scrittore italiano. Oz leggerà in lingua madre il testo Esperanto tratto dalla sua ultima raccolta Tra amici: "La civiltà umana è una sorta di polifonia in cui è cruciale ogni voce". De Luca invece prende spunto da un interlocutore giovane che chiede "come trasformare in un'opera compiuta la vocazione a scrivere"

Nuovo, prestigioso appuntamento al Letterature Festival Internazionale di Roma, che domani, giovedì 7 giugno, alle 21 alla Basilica di Massenzio propone un incontro con l'autore israeliano Amos Oz, una delle voci più autorevoli della letteratura mondiale, e con lo scrittore italiano Erri de Luca. OZ: "L'INGLESE? UN PERSONAGGIO PREPOTENTE" - Oz leggerà in lingua madre il testo Esperanto tratto dalla sua ultima raccolta Tra amici, edito da Feltrinelli Editore, in libreria da domani. "Tra amici - ha spiegato lo scrittore - è un romanzo per racconti perchè di fatto gli otto racconti brevi che lo compongono sono tutti ambientati nello stesso villaggio, allo stesso tempo, e hanno gli stessi personaggi. Quella che leggerò è la storia di un uomo molto solitario e molto malato, che ha creduto per tutta la sua vita di poter cambiare il mondo. Pensa che tutti dovrebbero parlare una lingua universale, l'esperanto, ed è convinto peraltro che tutti nascano buoni. Con queste idee viene considerato un eccentrico, anche da quelli che vivono come lui in un piccolo kibbutz.

Leggi l'articolo di Elena Paparelli - paesesera.it