INVITO i genitori di studenti di scuola media superiore e universitari a sottoporre un test linguistico ai loro figli. Dovrebbero chiedergli se conoscono il significato delle seguenti dieci parole: ostracismo, sardonico,mentore, foriero, tralignare, sussiego, mellifluo, irretire, laconico e perfino blandire. Ora, se il punteggio equivale a più di 5 risposte esatte, sarei portato a concludere che la loro consapevolezza del lessico è soddisfacente. Ma dove sta andando l’italiano nell’epoca della comunicazione?

Come testimonia il prezioso libro di Massimo Arcangeli Cercasi Dante disperatamente. L’italiano alla deriva(Carocci), la nostra meravigliosa lingua è oggi esposta a un processo di degrado e impoverimento, tra banalizzazione, turpiloquio, e riduzione del lessico. L’autore, che insegna linguistica italiana a Cagliari, ha provato a sottoporre ai suoi studenti (un campione di 196, frequentanti il primo anno) un esercizio in cui dovevano indicare i sinonimi di parole appena meno usate nella nostra lingua. La varietà delle risposte meriterebbe una riflessione approfondita. Mi limito a dire che come sinonimo di adepto troviamo sia il corretto affiliato e sia l’improprio adeguato, per biasimare accanto al maggioritario criticare c’è anche un sorprendente invidiare, mentre collimare non significherebbe solo coincidere ma perfino un improbabile colmare...

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