Mentre il ministero dell'istruzione non sa che pesci prendere e le università tergiversano

È di Como ed è il risultato di un'associazione di famiglie

Mentre le università discettano sull'opportunità di svolgere in inglese le lezioni e si apparecchiano dibattiti e accademiche baruffe, con tanto di appelli alla Crusca contro l'attentato alla lingua di Dante, ecco una scuola di provincia, a Como, professionale, che lo fa: da domani, primo giorno del nuovo anno scolastico, gli allievi delle tre qualifiche professionali (operatore del legno, del tessile e della ristorazione), seguiranno le lezioni di storia, scienze e informatica nell'idioma noto a 850 milioni di persone nel mondo. È la Scuola Oliver Twist nata nel 2004 da un'associazione di famiglie, Cometa, che accoglievano (e accolgono) minori in difficoltà attraverso l'affido e che pensarono di metterla in piedi proprio capendo che alcuni di quei tanti loro figli avrebbero avuto qualche difficoltà nei percorsi scolastici tradizionali.Da allora è cresciuta a dismisura, fino ai quasi 300 alunni odierni, incontrando la forte domanda di tecnici delle industrie del territorio, quelle tessili, quelle del mobile e quella alberghiera, ma anche il grande bisogno di un'area, quella comasca, dove gli abbandoni scolastici hanno raggiunto tassi più elevati di molte altre zone. «Formiamo giovani artigiani per le industrie locali e barman o camerieri per i grandi alberghi della zona: gli uni e gli altri non possono più permettersi di fare a meno dell'inglese in mercati sempre più globalizzati e in un mondo aperto come questo», spiega Alessandro Mele, preside dell'istituto, un 40enne che ha lasciato una brillante carriera nelle multinazionali della revisione.

Leggi l'articolo di di Goffredo Pistelli - italiaoggi.it