"Pensate se tutte le informazioni sulla nostra salute fossero disponibili solo in olandese!", afferma Lori Thicke, co-fondatrice di Translators Without Borders. Non si tratta di uno scenario fantascientifico, bensì di una realtà con la quale milioni di persone al mondo si devono confrontare. Coinvolte sono soprattutto popolazioni che parlano una lingua minoraria o indigena.  

Le comunità rurali, dall'India al Kenya, sono devastate da malattie che potrebbero essere evitate, quali AIDS, malaria e colera, proprio perché l'accesso all'informazione nella loro lingua madre è limitato o addirittura inesistente. Uno studio recente a riguardo, condotto in Africa dal Common Sense Advisory, testimonia (pdf) che il 63 % degli intervistati crede che l'accesso a informazioni tradotte potrebbe salvare la loro vita e quella di amici e famigliari. 

 

Thicke è un'instancabile attivista per i diritti linguistici, con particolar riguardo all'informazione sulla salute. A Rising Voices ha spiegato come il suo impegno sia a volto a riempire i vuoti esistenti nell'informazione in Africa tramite la traduzione e lo sviluppo di contenuti che raggiungano tutti coloro che ne hanno bisogno. La maggior parte delle iniziative si concentrano sui citizen media legati alle questioni della salute, creati anche grazie a esperti del settore sanitario. 

 

Combattere la discriminazione linguistica  

Nel 1993, Medici Senza Frontiere (Doctors Without Borders) ha affidato all'agenzia di Thicke, Lexcelera, un progetto di traduzione. Secondo Thicke, donare le traduzioni avrebbe significato ottenere più fondi per il lavoro attuale ed è proprio grazie a questa collaborazione che è nata l'organizzazione Traducteurs sans Frontières (TSF).  

Traduttori Senza Frontiere è un ente non-profit con base negli Stati Uniti, estensione del predecessore francese, per andare incontro ai bisogni della traduzione umanitaria sorti all'indomani del terremodo di Haiti nel 2010. Oggi combatte contro la discriminazione linguistica, per la diffusione dell'informazione ai cittadini che potrebbero parlare la lingua ufficiale del proprio Paese. 

Leggi l'articolo in lingua italiana su lastampa.it (originale:  Languages: Translating Health Content Without Borders )