In questo momento, alle ore 22 e 28 minuti, ho sentito un grande scossone. E’ il terremoto più grande dopo quello grandissimo di qualche giorno fa.

Il suo epicentro si trova della regione Ŝizuoka, nella quale è situato anche il Monte Fuĵi. I sismologi prevedono con certezza che lungo la costa di quella regione si verificherà un grande terremoto nel prossimo futuro, anche se finora terremoti lì, ed ancora meno all’interno, raramente si sono verificati.

 

300 anni fa il Monte Fuĵi ha avuto un’ eruzione, perciò ogni tanto si teme che questo possa nuovamente accadere.

Questa sera ho partecipato ad un convegno nel corso del quale è stato presentato un romanzo che parlava di un grande terremoto e dei conseguenti incidenti con i reattori nucleari nel nostro paese. La presentazione del libro ha scosso moltissimo tutti i presenti, per la grande similitudine con gli avvenimenti di questi giorni.

Fino ad oggi, si é detto che tutti i 4 reattori della centrale nucleare di Hukuŝima sono stati gravemente lesionati, malgrado che le loro funzioni siano state disattivate.

Del primo e del terzo, i tetti di copertura sono già esplosi e si sta tentando di raffreddare i reattori stessi con acqua di mare.

Del secondo: alle h.6,14 si è sentito il rumore di un’esplosione. Si suppone che parte della vasca di soppressione si sia lesionata.

Del quarto, che non funzionava quando si é scatenato il terremoto, si sa che manca l’acqua nel deposito delle barre combustibili, e che questo può causare il suo sovrarriscaldamento. Ciò può accadere sia al quarto che al quinto.

A causa di questi problemi, il Governo ha ordinato agli abitanti delle zone comprese tra i 20 e 30 km dalla centrale, di non uscire all’aperto e rimanere chiusi in casa. Ma anche le persone che abitano al di fuori di quella cerchia si sentono impauriti e hanno deciso autonomamente di trasferirsi in altre regioni. Le strade di accesso a Tokio e ad altri luoghi sono strapiene di automobili.

Nel pomeriggio a Tokio e nelle cittadine vicine, è stata riscontrata un’insolita quantità di radioattività:

Iŭaki (a sud e vicino alle centrali nucleari): 23,72 mikro-Sievert (non si sa quante volte in più del normale)

Tokio: 0,809 mikro-Sievert (22 volte più grande di prima)

Saitama: 1,222 mikro-Sievert (40 volte)

Maebaŝi (la mia città): 0,218 (15 volte).

Però si dice che questi valori non sono pericolosi per il nostro corpo.


Secondo le notizie fornite dalla televisione, alle h. 22 i morti erano 3373,

gli scomparsi 6746 (ma poi improvvisamente il numero si è ridotto, il perché non si sa, forse uno sbaglio?) ed i rifugiati 440000, tra i quali sono inclusi gli abitanti spostatisi per l’incidente nucleare.

Molti di essi sono vecchi (generalmente più del 25% degli abitanti del Giappone sono anziani, ed ancora più alta è la percentuale degli anziani che vivono nelle cittadine della provincia) ed anche malati, per cui la vita nei rifugi diventa per loro sempre più dura e difficile.


La sola buona notizia di oggi é che due persone sono state estratte vive dalle rovine 90 ore dopo il terremoto.

(tradotto dalla lingua internazionale esperanto da Edvige Ackermann)