Depositato da Cassis Ignazio
Data del deposito 14.12.2012
Depositato in Consiglio nazionale
Stato attuale Non ancora trattato
 
Testo depositato
 
Il Consiglio federale è incaricato di presentare un rapporto sui bisogni prioritari di plurilinguismo nell'Amministrazione federale, entro metà 2013.
A complemento dell'analisi dettagliata chiesta nel postulato Romano 12.4050, il rapporto deve localizzare tramite organigrammi, nei singoli dipartimenti e uffici, le unità in cui il fabbisogno di competenze plurilingui non è soltanto un fattore di competenza e crescita individuale, ma un effettivo bisogno di conoscenze linguistiche per curare adeguatamente le relazioni funzionali con le diverse regioni del Paese e con l'estero.
 
Motivazione
Considerati gli obiettivi della mozione 12.3009 "Promozione del plurilinguismo" - adottata dal Parlamento nel settembre 2012 - nonché l'imminente designazione del nuovo Delegato al plurilinguismo e la lentezza con cui si sta lavorando per raggiungere gli obiettivi quantitativi e qualitativi posti dal Consiglio federale (CF) tramite i valori soglia per un'equa rappresentanza (articolo 7 OLing e Strategia del CF per il personale dell'Amministrazione federale 2011-2015, n. 3.7), appare indispensabile effettuare un'analisi dettagliata dei bisogni su cui fondare misure concrete prioritarie a favore della pluralità linguistica del servizio pubblico.
 
Un'immagine completa e affidabile delle competenze linguistiche necessarie nei punti nodali dell'Amministrazione federale, confrontati con il pubblico e con i destinatari delle diverse prestazioni dello Stato, nonché nella gestione dei contatti internazionali (in particolare con i Paesi limitrofi), è una premessa inderogabile per poter affinare gli obiettivi sopra ricordati e raggiungerli in tempi più ragionevoli.
 
Parere del Consiglio federale del 20.02.2013
Le funzioni e i posti chiave dal punto di vista linguistico menzionati nel postulato non sono definiti a livello di Confederazione - nei singoli dipartimenti, uffici federali e nella Cancelleria federale - e non figurano nel sistema d'informazione per la gestione del personale BV PLUS. La valutazione richiesta presupporrebbe in una prima fase una definizione delle necessità e i dati da rilevare in seguito dovrebbero essere raccolti manualmente nei dipartimenti, negli uffici federali e nella Cancelleria federale.
 
Secondo l'articolo 6 dell'ordinanza del 4 giugno 2010 sulle lingue nazionali e la comprensione tra le comunità linguistiche (Ordinanza sulle lingue, OLing; RS 441.11) gli impiegati dell'Amministrazione federale devono disporre delle conoscenze orali e scritte di una seconda lingua ufficiale necessarie all'esercizio della loro funzione. Ogni quadro a partire dal livello medio deve pure disporre di buone conoscenze attive di almeno una seconda lingua ufficiale e, se possibile, di conoscenze passive di una terza lingua ufficiale. Inoltre, se al momento dell'assunzione presso l'Amministrazione federale un quadro non soddisfa questi requisiti linguistici, entro un anno devono essere prese misure per promuovere le conoscenze linguistiche.
 
Queste prescrizioni garantiscono che il personale disponga delle competenze linguistiche necessarie per l'esercizio di una funzione nell'Amministrazione federale.
 
Il rapporto di valutazione sulla promozione del plurilinguismo in seno all'Amministrazione federale 2008-2011, licenziato dal Consiglio federale il 30 novembre 2012, mostra che sul piano quantitativo la rappresentanza linguistica in seno all'Amministrazione federale (art. 7 OLing) è già stata ampiamente raggiunta a livello di Confederazione e nei singoli dipartimenti.
 
Sebbene consideri troppo dispendiosa la richiesta analisi dettagliata del plurilinguismo, il Consiglio federale è tuttavia disposto per il tramite del suddetto sistema d'informazione ad analizzare in rapporti futuri (ad es. rapporto sul plurilinguismo) l'appartenenza linguistica degli impiegati secondo classe di stipendio e dipartimento. Alla luce del notevole dispendio, la scadenza di metà 2013 per l'analisi richiesta non sarebbe realistica.
 
Proposta del Consiglio federale del 20.02.2013
Il Consiglio federale propone di respingere il postulato.
 
Camera prioritaria Consiglio nazionale
 
Cofirmatari (62) Aebischer Matthias, Amarelle Cesla, Aubert Josiane, Badran Jacqueline, Bernasconi Maria, Bugnon André, Buttet Yannick, Candinas Martin, Carobbio Guscetti Marina, Derder Fathi, Fehr Hans, Feller Olivier, Feri Yvonne, Fiala Doris, Fluri Kurt, Français Olivier, Freysinger Oskar, Fridez Pierre-Alain, Gasser Josias F., Germanier Jean-René, Gmür Alois, Gschwind Jean-Paul, Gysi Barbara, Hadorn Philipp, Hardegger Thomas, Hiltpold Hugues, Hodgers Antonio, Humbel Ruth, Leutenegger Filippo, Lüscher Christian, Maire Jacques-André, Markwalder Christa, Marra Ada, Moret Isabelle, Müller Thomas, Müller-Altermatt Stefan, Naef Martin, Neirynck Jacques, Nidegger Yves, Noser Ruedi, Nussbaumer Eric, Pardini Corrado, Parmelin Guy, Pelli Fulvio, Pieren Nadja, Piller Carrard Valérie, Regazzi Fabio, Ribaux Alain, Riklin Kathy, Romano Marco, Schilliger Peter, Schläfli Urs, Schneeberger Daniela, Schneider Schüttel Ursula, Schwaab Jean Christophe, Semadeni Silva, Steiert Jean-François, Tornare Manuel, Tschäppät Alexander, Vitali Albert, Weibel Thomas, Wermuth Cédric.