UNA LINGUA DEMOCRATICA: MOLISANI A SCUOLA DI ESPERANTO
Campobasso. Definizione tratta da Wikipedia: “L´Esperanto è una lingua ausiliaria internazionale (cioè una lingua artificiale creata per la comunicazione tra persone di differenti nazioni che non hanno in comune una stessa lingua) sviluppata tra il 1872 e il 1887 dal medico oculista Ludwik Lejzer Zamenhof a Varsavia”. Affascinante, densa di implicazioni sociali, l’esperanto è anche una materia di studi e sta conoscendo un rinnovato interesse grazie alla sua continua diffusione attraverso internet, in particolare da parte di studenti. Anche in Molise, dove il 2 dicembre scorso, presso il dopolavoro ferroviario di Campobasso, si è tenuta una sessione di esami di primo grado per la lingua internazionale Esperanto. Alle prove hanno partecipato alunni di scuola secondaria superiore provenienti da alcuni centri del basso Molise e di altri candidati giunti da Napoli. La commissione esaminatrice era composta dal dirigente della cattedra di Napoli, Nicolino Rossi, e dai docenti Franca Tatangelo e Antonio De Cristofaro. L’esperanto è una lingua di facile apprendimento, grazie al numero ridotto di regole grammaticali.
«A differenza di una lingua straniera che richiede molto tempo e lunghi periodi di permanenza all’estero, l’Esperanto può essere studiato ovunque, e chi lo utilizza non si trova in una posizione di svantaggio linguistico rispetto ad un parlante di una lingua nazionale». Insomma, una lingua internazionale senza confini geografici e ideologici, espressione di democrazia linguistica.
Le lezioni al dopolavoro ferroviario preludono a un corso di esperanto al termine del quale sarà possibile sostenere gli esami di primo grado con relativo rilascio dell’attestato rilasciato dall’Istituto Italiano di Esperanto con sede a Torino.
Primo Numero 3/12/07