La Grecìa Salentina è un'isola linguistica ellenofona, in cui si parla un dialetto neo-greco noto come griko. Sulle origini di queste comunità si contrappongono due tesi: la prima, sostenuta dal Morosi e dal Kalonaros, che ne afferma l’origine bizantina (medioevale) e la seconda, teorizzata del Rohlfs e del Tondi, che suggerisce radici magnogreche. L’area di lingua grika nel Medio Evo era estesa a tutto il Salento, forte sia della presenza militare bizantina, sia del prestigio – Otranto nel VI secolo assume una posizione primaria come capitale commerciale e culturale.

Con la caduta di Costantinopoli, nel 1453, la Puglia fu interessata da ondate migratorie di greci ed albanesi che rinforzarono la comunità locale; tra il 1500 e il 1600, tuttavia, la comunità risentirono dalla soppressione del rito greco-ortodosso. La lingua greca fu progressivamente abbandonata e attualmente resiste oggi in nove comuni (Calimera, Castrignano de' Greci, Corigliano d'Otranto, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia, Zollino).

Disvastigo ha incontrato Annarita Miglietta, dell’Università del Salento, che ci ha parlato de “La Grecìa nella rete”.

 

MR: La Grecìa nella rete. Quale è il futuro e quali sono le misure per aiutare la comunità linguistica?

 

 

 

AM: Credo sia necessario fare un lavoro molto attento nell'immettere su internet i dati riguardo le minoranze linguistiche. Il pericolo è che ci sia molta approssimazione: addirittura nel caso della Grecìa si fanno passare testi o una terminologica che non è grika ma romanza. Si cerca infatti di recuperare in maniera un po' abborracciata una tradizione che invece va rivalutata nel suo essere con l'aiuto di specialisti, come ad esempio linguisti. E' necessario lavorare, quindi, per mettere in rete materiale di qualità anche nell'ottica dell'insegnamento via web delle lingue minoritarie

 

 

 

MR: Quali sono i legami con la tradizione? Gli Italiani, hanno ad esempio Dante, Foscolo. I ragazzi della Grecìa?

 

 

 

AM: C'è molta tradizione letteraria ottocentesca che rappresenta la tradizione grika e ci sono anche studiosi, ovvero Morosi, Rolls, che si sono interessati a questa realtà.

 

 

 

MR: Il griko è insegnato nelle scuole? Quali sono le opportunità di questa lingua nell'ambito dell'istruzione?

 

 

AM: Purtroppo nelle scuole è insegnato da persone inesperte. Con la legge 482 si sono stati avviati i progetti per l'insegnamento delle minoranze linguistiche nelle scuole ma nel caso specifico viene insegnato il greco moderno che non ha nulla a che fare con il griko. Questo me lo hanno testimoniato anche i parlanti griki, che sono rimasti in pochi e sono soprattutto anziani.