ROMA. Non perdere la memoria. Questo è la parola d'ordine del gruppo di volontari della Federazione Esperantista Italiana (http://www.esperanto.it) che sta pazientemente raccogliendo e digitalizzando carte ingiallite dal tempo, per conservare la memoria storica delle trasmissioni radio ad onde corte in lingua Esperanto, una volta trasmesse dall'EIAR, poi dalla RAI.

In effetti, dal 1935 al 2007 (quando sono cessate tutte le trasmissioni radiofoniche per l’estero della concessionaria pubblica), con una pausa dovuta agli anni più burrascosi della guerra mondiale, le trasmissioni per l'estero dall'Italia hanno sempre avuto un notiziario in lingua Esperanto. "Una fortuna per i ricercatori storici!" sbandierano gli esperantisti. Le trasmissioni, che rientravano fra quelle in lingue straniere commissionate alla RAI dalla Presidenza del Consiglio per la promozione della cultura italiana (e indirettamente del turismo) all’estero, davano spazio a notizie turistiche una volta alla settimana, mentre il secondo appuntamento settimanale era invece dedicato ad un resoconto politico.

“È una questione - spiegano i volontari - di cuore. Noi puntiamo più in alto: alla storia della comunicazione, perché si tratta di materiale di grande valore, non solo per il nostro movimento”. Grazie allo spirito che animò coloro che curavano le trasmissioni in Esperanto da Roma fin dagli anni '30 del secolo scorso, tornano alla luce i testi dei programmi andati in onda. Un archivio storico da fare invidia e che riguarda intere stagioni di storia radiofonica, altrimenti perdute. Il lavoro è tanto, ma l'entusiasmo e l'informatica permettono di andare oltre le difficoltà. Il frutto dell’impegno dei volontari sarà disponibile in rete e liberamente scaricabile nella sezione Multimedia

L'Esperanto, lingua iniziata dal polacco Zamenhof nel 1887 per agevolare la comunicazione tra i popoli, nella sua storia si è arricchita di una propria cultura - letteraria, musicale, ecc.. - e si propone da sempre come strumento di comunicazione accessibile a tutti e ricco di incredibili potenzialità espressive.

In Italia l'attenzione nei confronti di questa lingua è  sempre alta: nel territorio nazionale sono attivi molti gruppi locali che fanno riferimento alla Federazione Esperantista Italiana, La Wikipedia in lingua esperanto, intanto, ha raggiunto il traguardo dei 200000 articoli e si inserisce al 33-esimo posto per numero di voci. L'enciclopedia in rete è pubblicata in più di 280 lingue differenti (di cui 47 con più di 100000 articoli) e vive del contributo, finanziario ed intellettuale, dei propri utenti, i quali registrano nuove voci e perfezionano quelle già esistenti.