"L'istruzione è la via d'uscita dalla povertà e la base per un futuro migliore" questo è lo spirito del 24 gennaio, Giornata internazionale dell'istruzione, celebrata dall'UNESCO e dalle Nazioni Unite per il quarto anno.

Nonostante gli sforzi dell'UNESCO e di altre organizzazioni internazionali, il percorso verso un'educazione avanzata ed equa rimane bloccato per milioni di giovani in tutto il mondo. Nel 2018, circa 260 milioni di bambini non hanno frequentato la scuola e nell'aprile 2020, durante la pandemia, quel numero è balzato temporaneamente a 1,6 miliardi.

Se tutti i bambini del mondo fossero educati in lingue che comprendono appieno e avessero accesso alle tecnologie moderne, la nostra capacità di affrontare i problemi globali sarebbe notevolmente ampliata, le nostre riserve di capitale umano sarebbero molto più elevate e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite sarebbero molto più vicini al raggiungimento.

Il movimento esperantista - rappresentato dall'Associazione Esperantista Mondiale a livello internazionale e dalla Federazione Esperantista Italiana (www.esperanto.it) nel nostro Paese -  sostiene con forza un'istruzione di alta qualità per tutti. Il movimento unisce persone di più di cento paesi in tutto il mondo. 

Molti esperantofoni sono insegnanti e molti sono giovani che credono che la cooperazione internazionale sia la chiave per il miglioramento dell'umanità e che comunicano tra loro in un'unica lingua in un ambiente internazionale. Come dimostrato dagli studi, inoltre, l’apprendimento dell’esperanto è propedeutico e favorisce l’acquisizione di altre lingue e una maggiore padronanza della propria. 

L’Associazione Esperantista Mondiale e la Federazione Esperantista Italiana chiedono, quindi, alle Nazioni Unite e all'UNESCO d'intensificare i loro sforzi per migliorare l'istruzione per tutti e di lavorare con tutti coloro che credono che la conoscenza porti comprensione e la comprensione porti a un futuro migliore.