In occasione della Giornata dei Diritti Umani, il 10 dicembre 2018, e della celebrazione del 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, adottata in tale data nel 1948, L'Associazione Mondiale per l'Esperanto (UEA) si congratula con le Nazioni Unite per la costante difesa dei diritti umani in tutto il mondo, e sottolinea che, più che mai, i popoli del mondo hanno bisogno che i contenuti della dichiarazione siano applicati. Dovunque l'umanità è testimone o vittima di discriminazione (compresa quella linguistica) e dell'uso della violenza invece del dialogo pacifico.

L'Associazione Monfiale per l'Esperanto dichiara la propria solidarietà con i principi dei diritti umani e con le Nazioni Unite nei loro sforzi per attuare questi principi.

Fondata nel 1908, l'UEA è la più grande associazione internazionale a sostegno della lingua internazionale esperanto e dalla sua fondazione ha lavorato per le idee di uguaglianza e di intercomprensione umana. Quaranta anni dopo, prima che l'approvazione della dichiarazione da parte delle Nazioni Unite fosse accettata, l'Associazione Monfiale per l'Esperanto il rispetto dei diritti umani nel suo statuto come condizione essenziale per la sua attività. Al momento l'UEA è attiva nella diffusione di informazioni sui diritti umani in oltre 120 paesi. La sua sezione italiana è la Federazione Esperantista Italiana.

La giornata dei diritti umani coincide quasi con un'altra celebrazione annuale molto cara agli esperantisti - quella della nascita di Ludwik Zamenhof, l'iniziatore dell'esperanto, che aveva dedicato la propria vita alla fratellanza tra gli uomini. Essa ricorre il 15 dicembre. "La giustizia assoluta, l'uguaglianza e la fratellanza tra i popoli nella pratica sono totalmente possibili", affermo’ Zamenhof nel 1905.

"Ogni paese", dichiaro’ nel 1906, "non appartiene a questa o quella gente, ma completamente ad uguale diritto a tutti i suoi abitanti," e "nella sua vita familiare ogni uomo ha il pieno diritto, naturale e innegabile, di parlare la lingua o il dialetto che vuole e di confessare la religione che vuole "- facendolo in armonia con coloro che praticano un'altra lingua o un'altra religione. Per questo motivo Zamenhof raccomandava l'esperanto come lingua internazionale per tutta l'umanità.

Oggi l'Associazione Monfiale per l'Esperanto sottolinea la compatibilità tra gli sforzi di Zamenhof e gli sforzi per implementare pienamente i diritti umani. L'Associazione invita tutti i difensori dei diritti umani a riflettere sull'importanza dei diritti linguistici e dell'uguaglianza linguistica nel lavoro per arrivare ad un mondo più giusto e pacifico e per confermare il loro pieno sostegno agli ideali della Dichiarazione Universale.