La giornata Internazionale della tolleranza, istituita dall'UNESCO nel 1995, viene celebrata il 16 novembre per ricordare i principi ispiratori della Dichiarazione universale dei diritti umani.

La Federazione Esperantista Italiana (www.esperanto.it) sottolinea come la tolleranza sia più importante che mai, trovandoci in un'epoca in cui il mondo deve affrontare sfide e minacce più grandi che mai non solo per l'umanità ma anche per lo stesso pianeta. Sfortunatamente, non esiste un paese al mondo che non provi intolleranza in una forma o nell'altra - per razza, religione, genere e molte altre differenze, che dovrebbero, invece, rafforzarci nella diversità. In molti Paesi l'estremismo politico sta crescendo e l'odio sostituisce la comprensione. La cooperazione sia tra i Paesi sia tra le singole persone e comunità non è mai stata più importante di quanto lo sia oggi.

 

Una delle più grandi barriere che complicano il dialogo tra le persone è quella linguistica. Zamenhof lo sapeva bene e nel 1887 ha presentato a Varsavia un piccolo libro con una grammatica e un vocabolario. Si trattava della prima pubblicazione della lingua viva che oggi conosciamo come esperanto, nata e sviluppatasi per offrire un "fondamento neutrale" per la comunicazione tra persone di diversa cultura. L'esperanto riunisce oggi una comunità diffusa in tutto il mondo e alla cui ricca letteratura hanno contribuito autori di numerosi Paesi e nazionalità. Questa è la forza del movimento e della lingua esperanto, tuttora operanti in tutto il mondo.

In occasione della Giornata internazionale per la tolleranza la Federazione Esperantista Italiana invita le organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite, i governi di tutto il mondo e tutte le persone di buona volontà a lavorare per cercare un dialogo significativo, mettendo da parte le differenze e lavorando insieme in uno spirito di tolleranza per affrontare le sfide e i problemi del giorno d'oggi.