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La Federazione Esperantista Italiana (www.esperanto.it) aderisce ai festeggiamenti del 26 settembre, giornata europea delle lingue, che si festeggia per iniziativa del Consiglio d'Europa dal 2001. Lo scopo della giornata è quello di sensibilizzare le persone sulla ricca diversità linguistica e culturale dell'Europa e di stimolare l'apprendimento delle lingue durante tutta la vita sia a scuola che fuori, anche nell'ottica del multilinguismo e della comprensione interculturale.
Il movimento per la lingua internazionale esperanto, di cui la Federazione Esperantista Italiana è il massimo rappresentante a livello nazionale, rispetta e sostiene la diversità linguistica e culturale nel mondo, l'intercomprensione tra i popoli e lo studio delle lingue. Questi sono i pilastri fondamentali del movimento esperantista, diffusosi proprio per offrire un fondamento neutrale sul quale gli uomini possano mettersi in comunicazione egualitariamente e fraternamente.
La Federazione Esperantista Italiana ricorda, inoltre, che come dimostrato da molti studi, il bilinguismo facilita l'apprendimento di altre lingue e migliora le capacità mentali, ritardando anche l'invecchiamento del cervello e il sorgere di alcune malattie tra cui l'Alzheimer. Ed in particolare lo studio dell'esperanto facilita l'apprendimento successivo di altre lingue, secondo esperimenti condotti dall'universitá di Paderborn in Germania ed in vari altri paesi.
La giornata è aperta a tutti coloro che sono interessati alla diversità linguistica in Europa, che essi siano istituzionali dei vari paesi, che le scuole o associazioni e cittadini che organizzano o coorganizzano attività come convegni o conferenze, ecc. Gli eventi possono essere registrati nella pagina del Consiglio d'Europa www.coe.int/EDL, dove si possono trovare informazioni in 37 lingue su questa giornata da festeggiare per ridare all'Europa quell'anima di cui ha bisogno per progredire.
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L'ambasciatore italiano in Norvegia Giorgio Novello nominato membro del Comitato di Patronato dell'Associazione Mondiale di Esperanto. La decisione è stata adottata durante il Congresso Universale in svolgimento quest'anno a Seul con la partecipazione di 1200 delegati da tutto il mondo. La manifestazione, che si chiuderà il sabato 29 luglio, è organizzata ogni anno dall'Associazione Mondiale di Esperanto ogni anno in una città diversa, secondo l'alternanza tra Europa e resto del mondo.
L'esperanto è una lingua, lanciata nel 1887 dal polacco Ludovico Zamenhof affinché le persone di diversa cultura possano comunicare con uno strumento efficace e neutrale. L'Associazione Mondiale di Esperanto, di cui la Federazione Esperantista Italiana è la sezione italiana, riunisce e coordina il movimento a sostegno di tale lingua.
Giorgio Novello, nato nel 1960 a Venezia, è attualmente ambasciatore d'Italia in Norvegia ed Islanda. Dopo gli studi universitari di diritto nell'universitá di Padova, ha incominciato a lavorare nel sevizio diplomatico italiano nel 1986 e durante 15 anni è stato a Roma, in Nigeria, in Gran Bretagna ed in Germania. Nello stesso tempo ha studiato a Parigi e Londra ed ha ricevuto la laurea in economia dall'universitá di Londra nel 1994. Dal 2002 al 2006 ha lavorato come Primo Consigliere della Missione Permanente dell'Italia presso l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa a Vienna. Nel 2004 fu insignito dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana e nello stesso anno si laureò in storia economica presso la Scuola Superiore di Economia di Londra.
Dal 2006, Novello è stato presso il Ministero degli Affari Esteri come responsabile delle Istituzioni Finanziarie Internazionali e dal 2008 come consigliere del Ministro per lo Sviluppo Economico. Per un periodo ha anche insegnato Relazioni Internazionali all'università di Tieste di cui era parte anche la lingua internazionale esperanto. “Ministro plenipotenziario” dal 2009 è stato nominato ambasciatore nel 2013.
L'ambasciatore Novello ha studiato l'esperanto nel 1974 “grazie al meraviglioso libro di Alessandro Bausani sulle lingue pianificate”, ed ha aderito al gruppo esperantista di Padova., partecipando ad esami a Venezia ed a Londra, dove è stato attivo nel movimento per l'esperanto londinese. Dal 2004 al 2006 è stato vice rappresentante dell'Associazione Esperantista Mondiale presso le Nazioni Unite a Vienna. Interessato agli aspetti politici dell'interinguistica e della pianificazione linguistica, è stato membro della Gesellschaft für Interlinguistik (Associazione per l'interlinguistica) tedesca, ha scritto saggi sull'esperanto e l'interlinguistica in riviste italiane ed ha fatto conferenze in molti luoghi sull'esperanto, ad esempio all'università di Parma nel 2015.
Novello è il secondo italiano in questo comitato di esperantisti importanti garanti del movimento mondiale a sostegno della lingua esperanto. Il comitato in tutto ha solo sei membri, tra i quali c'è un altro italiano: Giuliano Turone, giudice emerito della Suprema Corte di Cassazione, per molti anni giudice istruttore, che ha condotto inchieste a largo raggio in materia di criminalità organizzata e criminalità economica. Negli anni Novanta ha fatto parte del primo staff di magistrati della Procura nazionale antimafia. Ha collaborato con il Consiglio d’Europa (contribuendo tra l’altro alla redazione della Convenzione di Strasburgo del 1990 sul riciclaggio) e con le Nazioni Unite, tra l’altro svolgendo attività di pubblico ministero presso il Tribunale penale internazionale dell’Aja per l’ex-Jugoslavia.
La Federazione Esperantista Italiana, www.esperanto.it, che coordina l'attivita' di informazione e di insegnamento dell'esperanto in Italia, è fiera di avere tra i suoi membri Giorgio Novello e Giuliano Turone.
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Esperanto e diritti umani: un legame forte e attuale Conteggio articoli: 1
Ogni anno la comunità esperantista celebra il 15 dicembre, data di nascita di Ludovico Zamenhof, l'autore del primo libro in lingua esperanto. Il 10 dicembre si celebra la Giornata dei diritti umani. Questa è la data del 1948 in cui la Dichiarazione universale dei diritti umani fu accettata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Cosa può unire queste due date? Innanzitutto il fatto che già nel 1947 il nuovo statuto dell'Associazione Mondiale per l'Esperanto conteneva una dichiarazione secondo cui il rispetto dei diritti umani è una condizione necessaria per il nostro lavoro come organizzazione non governativa. In secondo luogo il movimento esperantista da sempre promuove la comprensione internazionale, da un lato, e il riconoscimento dei diritti umani universali, dall'altro.
L'esperanto si è diffuso proprio per questo: è una lingua patrimonio di tutta l’umanità e non di un singolo popolo o Paese, attraverso la quale persone di diverse culture possono pacificamente e fraternamente mettersi in comunicazione.
Il richiamo della Carta al "rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali per tutti, indipendentemente da razza, genere, lingua o religione", ci ricorda che l'intolleranza e lo spregio delle differenze linguistiche spesso costituisce la radice della xenofobia e può portare a conflitti violenti tra gli uomini. Questo è il motivo per cui l'Associazione Mondiale per l'Esperanto e la sua sezione italiana, la Federazione Esperantista italiana (www.esperanto.it) promuovono l'uso dell'esperanto e sostengono tutti gli sforzi in direzione dell'uguaglianza, la tolleranza e la pace.