La proposta della ministra socialista dell’Educazione di introdurre le lingue straniere nelle scuole ha suscitato proteste da destra e da sinistra: «E’ sudditanza culturale»

Macché globalizzazione. I francesi restano sempre gli stessi, come conferma l’ultima polemica che sta squassando il mondo accademico e provocando la ribellione degli intellettuali. Sotto tiro c’è la ministra socialista dell’Educazione superiore, Geneviève Fioraso, e il suo progetto di legge, approvato dal Consiglio dei ministri il 20 marzo scorso, che prevede di autorizzare l’uso delle lingue straniere (leggi l’inglese) nelle università e nelle grandi scuole.

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