Il blog Lexicon Valley su Slate ha raccontato le particolarità della lingua dei Pirahã, una delle poche tra le circa settemila lingue che sono parlate oggi nel mondo a non avere i numeri.
I Pirahã – si pronuncia più o meno pirahàn – sono una popolazione amazzonica di cacciatori-raccoglitori, formata oggi da circa 700 persone, che vive nelle giungle del Brasile nordoccidentale, lungo le rive dello stretto e sinuoso fiume Maici. Anche la loro lingua è chiamata Pirahã: ha un sistema fonetico formato solo da otto consonanti e da tre vocali, che compensa con una grande ricchezza di accenti e intonazioni, tanto che ascoltando una conversazione si ha spesso l’impressione di sentire un canto o un fischio. Tutti i dialetti della lingua Mura, da cui la lingua Pirahã discende, si sono estinti. Questo ne fa una lingua senza nessun parente nel mondo, come ad esempio il basco. E mentre gli altri parlanti Mura sono passati al portoghese nel corso degli ultimi decenni, la lingua Pirahã continua a essere parlata dalla popolazione che porta il suo nome, che non sembra avere alcuna intenzione di cambiare
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