Crema si prepara a ospitare un evento di grande rilevanza dedicato a uno dei suoi cittadini più illustri: Daniele Marignoni. Organizzata dalla Federazione Esperantista Italiana, la Terza giornata Marignoni sarà un'occasione speciale per onorare il contributo di Marignoni per la pace e l’esperanto. L'evento si terrà sabato 13 aprile 2024 presso la Biblioteca Comunale
Il contributo dato da Daniele Marignoni al movimento esperantista è di fondamentale importanza, soprattutto alla luce della pubblicazione, nel 1890, della prima grammatica dell'esperanto in lingua italiana. Questa lingua internazionale
Oggi, Marignoni riposa accanto ad altri eminenti cremaschi nel Famedio del Cimitero di Crema, e significativamente gli è stato intitolato anche un istituto di istruzione superiore statale nella città di Milano.
La Terza giornata Marignoni fornirà dunque l'opportunità di riflettere sull'importanza dell'esperanto quale strumento di pace in un mondo, come quello odierno, segnato da dolorosi conflitti. Il programma prevede il saluto del sindaco di Crema, dott. Fabio Bergamaschi, seguito dall'introduzione della prof.ssa Laura Brazzabeni, presidente della Federazione Esperantista Italiana.
Durante l'evento, la dott.ssa Camilla Peruch, autrice di importanti libri sulla Prima guerra mondiale, presenterà
L'evento culminerà con la posa di una corona presso l'iscrizione di Daniele Marignoni nel Famedio del Cimitero di Crema, un ulteriore omaggio alla sua memoria e al suo straordinario contributo nell’ambito dell’esperantismo italiano.
Daniele Marignoni è stato il pioniere in Italia della lingua internazionale Esperanto. Nato a Crema nel 1846 e qui deceduto nel 1910, di illustre famiglia cremasca, laureato in giurisprudenza fu una personalità singolare, appassionato stenografo (volocupista come si diceva allora), studiò diverse lingue, conobbe l'Esperanto ai primordi, durante un viaggio a Parigi.
E' sua la prima grammatica di Esperanto in italiano “Esperanto, ossia la più pratica delle lingue internazionali” pubblicata nel 1890, soltanto tre anni dopo la prima pubblicazione esperantista nel mondo, opera del padre della nuova lingua Ludwik Lejzer Zamenhof.
Possiamo pertanto considerare Marignoni come il primo esperantista italiano.