INFORM - N. 107 - 29 maggio 2006
 

ASSOCIAZIONI

Costituito il Circolo Abruzzese di Tandil (Argentina)

TANDIL – Con una autentica festa abruzzese il Circolo Abruzzese Tandil  ha debuttato venerdì scorso nell’elegante salone del Museo Municipale di Belle Arti, alla presenza del sindaco della città, di consiglieri comunali, funzionari del Settore della Cultura, autorità ecclesiastiche. Hanno partecipato, riferisce La Prima Voce dando risalto alla notizia della nascita del nuovo Circolo, anche il dottor Miguel Ponce in rappresentanza del prof. Gustavo Velis, presidente della Fedelazio e membro del Comites locale, e rappresentati della comunità italiana e delle diverse Associazioni.

Sono stati letti messaggi augurali della Rappresentanza Consolare, così come di altre autorità e del presidente della Fedamo, Federazione di Associazioni Abruzzesi dell’Argentina e consigliere del Comites Giovanni Scenna.  Alla festa hanno preso parte molte persone, tra cui corregionali ancora non legati alle strutture delle associazioni. La riunione è cominciata con il benvenuto da parte di Alberto Porreca, l’anima del nuovo sodalizio, insieme alla giovanissima Florencia Menna, che hanno offerto riconoscimenti a Juan Onorato, Vicente Seriti  e Anibal Mancini, uomini di cultura. Porreca ha spiegato gli obiettivi e l’azione che intende svolgere il Circolo Abruzzese di Tandil, per dare alla comunità abruzzese il posto cui può a pieno titolo aspirare, per i tanti soci e per la sua operosa presenza.

Eletti nel corso della serata Florencia Menna presidente del Circolo, Alberto Porreca  vicepresidente, Andreoli Roberto, segretario,  Roselli Sergio pro segretario, Arieli Maria come tesoriere, Di Maio Domenico pro tesoriere, e membri De Siate Mafalda, Colantonio Massimiliano, Cetrone Anna e Silvstri Iolanda. Per ultimo, Porreca ha salutato tutti i presenti con un arrivederci ed un messaggio di amicizia.

Nel corso dell’incontro si sono esibiti il Coro de Arit, e il Corpo di ballo “Radici nostre”. E’ stata anche presentata copia del “Guerriero di Capestrano” , una statua virile, a grandezza naturale, in pietra calcarea di cava locale: un trofeo con il quale la Regione Abruzzo, premia chi si sia particolarmente distinto nella creazione di nuove prospettive per la soluzione del problema della comprensione internazionale e che finora è stato assegnato sempre ad esperantisti tanto da esser chiamato l’Oscar degli esperantisti. Premio nato nel 1993 in occasione del Congresso Italiano di Esperanto di Pineto (Teramo), quando si vollero premiare  - riferisce La Prima Voce - tre congressisti che si erano distinti nel promuovere la diffusione dell’esperanto consegnando loro la riproduzione della statua del Guerriero di Capestrano, simbolo di tenacia, messa a disposizione dal Presidente della Regione Abruzzo che favorì il progetto incoraggiandone la prosecuzione. (Inform)