Sono novanta le minoranze linguistiche su Twitter. E il social network diventa un'arca digitale per custodire e praticare la memoria. È un elenco aggiornato da Kevin Scannel, docente di informatica all'università di Saint Louis: ha segnalato i risultati delle sue ricerche nella pagina online di Indigenoustweets. La lista diventa un punto di partenza per favorire l'incontro su internet tra persone che scrivono in idiomi conosciuti da pochi: costruiscono una memoria attiva a partire dai messaggi in 140 caratteri.

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