La lingua sarà insegnata sei ore a settimana nel nuovo liceo linguistico 

TRENTO. Le scuole superiori del Primiero sono a rischio, a Mezzolombardo il turismo non "tira" più e verrà sostituito da un indirizzo inedito, quello di trasporti e logistica; a Trento approda il cinese e Pergine perde lo scientifico per darsi alle lingue. Il prossimo anno scolastico subirà un riordino corposo, frutto della riforma dell'istruzione di due anni. Ma le decisioni della giunta provinciale sono anche legate alle nuove esigenze del mercato occupazionale e ai gusti dei nuovi studenti che sono attirati da corsi con sbocchi lavorativi più certi.

La novità nella novità è a Trento, dove l'anno prossimo nascerà il liceo linguistico, "drenando" le classi internazionali del Da Vinci e del Rosmini. E se questo era comunque un progetto nell'aria e atteso, la vera svolta si ha con l'introduzione del cinese come terza lingua, accanto a tedesco e inglese. A parte qualche sperimentazione in alcuni licei, la lingua orientale dall'anno prossimo diventa un'opportunità molto concreta. Anzi, chi dovesse sceglierla come terza lingua (ma ci sono anche russo, spagnolo e francese, volendo) frequenterà addirittura sei ore a settimana di ideogrammi, sottraendo due ore a informatica. Il progetto rientra nella promozione delle Confucio Class, "sponsorizzate" dal governo cinese che mette a disposizione docenti madrelingua, ma le modalità di insegnamento nel nuovo liceo non sono ancora decise.

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