Il plurilinguismo in seno all'amministrazione federale va promosso con maggior vigore rispetto a quanto si fa adesso. Lo pretende una mozione approvata oggi (19 voti a 14) dagli Stati, secondo la quale la Confederazione deve vegliare affinché i funzionari dirigenti padroneggino una seconda lingua ufficiale e passivamente una terza, finanziando se necessario in toto la formazione dei dipendenti stessi. Il dossier va al Nazionale.

La consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf ha dichiarato che il Governo si adopera già per raggiungere gli obiettivi perseguiti dalla mozione, in particolare per quanto riguarda l'equa rappresentanza linguistica nei Dipartimenti.

Leggi l'articolo di ticinonews.ch