Il direttore dell'Istituto di Cultura di Bruxelles dice la sua e promuove la Public Diplomacy. Finché c'è dibattito, c'è possibilità di capirsi meglio.

Il post di ieri (qui) ha reso roventi il telefono e la mail, con reazioni spesso sproporzionate che mi candidano alla "Chiara Fame". Dovevano esserci nervo poco coperti.  Pubblico con piacere la replica della direttrice dell'Istituto Italiano di cultura a proposito della Public Diplomacy. Finché c'è dibattito, c'è possibilità di capirsi meglio.

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