"La varietà di lingue, idiomi, dialetti, modalità espressive sono un patrimonio di diversità e di identità che la nostra società sta sbriciolando ad una incredibile, drammatica velocità".

Le persone si riconoscono simili e tanto più simili perché parlano la stessa lingua, lingua che diventa non soltanto un mezzo semantico per intendersi ma anche uno strumento di condivisione di storia, luoghi, esperienze, antenati, costumi, usi, clima, abitudini, strumento che ti da un senso fortissimo di appartenenza. Appartenenza ad un quartiere, ad un paese, ad una città, ad una regione ad una nazione ed in alcuni casi ad un’etnia o ad una razza. Nelle grandi metropoli capita che alcuni termini in slang siano diversi da un quartiere all’altro. Nella stessa regione, in città distanti 50 o 100 chilometri si parlano dialetti a volte significativamente differenti. Questa infinita varietà di lingue, idiomi, dialetti, modalità espressive (di cui peraltro il linguaggio verbale è soltanto uno dei tanti; pensiamo infatti alla mimica facciale e gestuale utilizzata grandemente nel nostro Mezzogiorno con una forza comunicativa, a volte, di gran lunga superiore a quella delle parole) sono un patrimonio di diversità e di identità che la nostra società omogeneizzante sta sbriciolando ad una incredibile, drammatica velocità.

Leggi l'articolo di Adolfo Allegra - livesicilia.it