Bilingui sì. Del tutto anglofoni no. O non ancora. Nel solo 2012, 57 degli 81 atenei associati al Crui (Conferenza rettori universitari italiani) hanno incluso corsi in inglese nell'offerta formativa. Il 70%. Un esperimento che funziona, a giudicare dal buon feedback di laureati e mercato del lavoro. Ma fatica a decollare del tutto. Sia per i ritardi nella preparazione linguistica di docenti e matricole, sia per l'incompatibilità di alcuni corsi con un idioma diverso dall'italiano. E se in Bocconi sette lauree magistrali su 10 sono integralmente «English taught», c'è chi resiste. Come i 234 docenti del Politecnico di Milano che hanno respinto l'ipotesi di escludere l'italiano dall'offerta didattica delle ex specialistiche, i bienni di magistrale.

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