Gruppo di genitori prossimo al ricorso alla Corte europea per vedere riconosciuto l'uso degli idiomi romanci nelle scuole dei Grigioni

L'uso degli idiomi romanci nelle scuole grigionesi potrebbe essere deciso dalla Corte europea dei diritti dell'uomo che si occupa anche di lingue regionali e minoritarie. Un gruppo di genitori, che vorrebbe che i propri bimbi usino le lingue locali, sta infatti riflettendo se ricorrere ai giudici di Strasburgo contro una sentenza del Tribunale federale che gli aveva dato torto.

Non è ancora partita nessuna lettera, ma la decisione di Governo e parlamento grigionesi di permettere un cambio della lingua di alfabetizzazione solo con l'inizio del ciclo scolastico dei bimbi, non piace a mamme e papà che chiedono che il passaggio avvenga dopo l'eventuale decisione del comune.

Il ricorso a Strasburgo non è semplice: bisognerà mostrare che ognuno degli idiomi è una lingua, con storia, letteratura e grammatica e si dovrà affrontare la differenza, ignorata dalla corte svizzera, tra lingua ufficiale con cui ci si rivolge alle autorità e la lingua scolastica utilizzata per la formazione.

Red.MM