21.11.2004 La Cronaca

Iniziativa di "Allarme Lingua" e Aics Abruzzo

Sostegno all'appello rivolto ai cittadini europei per un'Europa multilingue

Partirà a giorni la raccolta di firme per il rispetto delle lingue e delle culture europee. L'Aics Abruzzo ha firmato un protocollo di intesa con il Comitato nazionale di difesa delle lingue e delle culture, denominato "Allarme Lingua", con sede a Chieti in Viale Aldo Moro 37, per offrire un massiccio sostegno all'appello rivolto ai cittadini europei per una Europa multilingue. L'appello è stato messo a punto in una riunione tenuta a Parigi il 25 settembre da Anna Maria Campogrande, funzionaria della Commissione europea ed esponente del direttivo di "Allarme Lingua". L'appello è stato tradotto in varie lingue e diffuso in tutti gli stati europei ottenendo un gran numero di adesioni. Per la campagna italiana, in una recente riunione del Comitato cui ha partecipato la stessa Campogrande, è stato sottoscritto un protocollo di intesa con l'Aics Abruzzo, rappresentata dal presidente Ugo lezzi, che porterà, tramite la rete associativa dell'Associazione italiana cultura e sport, l'appello in ogni angolo d'Italia e tra i circoli degli abruzzesi nel mondo. Le sottoscrizioni saranno consegnate al Presidente del Parlamento Europeo in occasione della prossima celebrazione della "Giornata europea delle lingue", in programma ogni anno il 26 novembre, nell'ambito di una manifestazione culturale da tenere in Abruzzo. "Le istituzioni dell'Unione Europea - si legge nell'appello- facendo dell'inglese la lingua unica dell'Europa, violano i Trattati europei. La scelta dell'inglese come lingua dominante procura notevoli privilegi sul piano economico e politico ai cittadini dei quali è la madre lingua. I cittadini dell'Unione europea di madre lingua diversa dall'inglese diventano stranieri nell'Unione e partecipano sempre meno alla gestione democratica della 'res publica' europea. Le lingue europee, diverse dalla dominante, perdono sempre più importanza e l'identità culturale dei Paesi nei quali sono parlate è gravemente minacciata. Se l'Unione Europea non arresta la corsa al monolinguismo e non torna al pluralismo linguistico perde la sua legittimità e il diritto di esistere. E' per questa ragione, che noi chiediamo ai cittadini europei di avvalersi di tutta la loro influenza politica per lottare contro l'evoluzione dell'Europa versò il monolinguismo". Una sottoscrizione da non mancare.

Luciano Di Camillo
La Cronaca del 21/11/04