23/02/06 AISE

“LINGUE, CULTURE ED EDUCAZIONE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE”: SI TERRÀ A FIRENZE IL 91° CONGRESSO MONDIALE DI ESPERANTO


FIRENZE\ aise\23 febbraio 2006 - Proseguono i lavori per l’organizzazione di “Lingue, culture ed educazione per uno sviluppo sostenibile”, 91° Congresso Mondiale di Esperanto, che, dal 27 luglio al 5 agosto prossimi, raccoglierà a Firenze oltre duemila esperantisti provenienti da una sessantina di nazioni di tutto il mondo, e che già raccoglie il plauso di personalità della cultura e della politica italiana. L’esperanto, lingua internazionale, nata nel 1887 dalla fantasia e dalla costanza di un giovane studioso polacco, Ludovico Lazzaro Zamenhof, a distanza di 120 anni è conosciuta e parlata da alcuni milioni di persone in tutto il mondo. Come è emerso anche dall’ultima conferenza generale dell’Unesco, la diversità culturale rappresenta una ricchezza dell’umanità, è l’humus da cui possono sbocciare nuove idee e nuove soluzioni per i problemi che ci affliggono, e quindi questa diversità va preservata come un mezzo per difendere e esportare la propria lingua e la propria cultura. La lingua internazionale esperanto si pone in questo quadro come la lingua che ha vantaggi tecnici e di ideale: tecnici perché è notevolmente meno costosa di altre da insegnare, e quindi libera risorse che possono essere destinate ad altri apprendimenti; di ideale, perché protegge le varie lingue e le varie culture non avendo un proprio retroterra nazionale, e quindi non tende a limitare il valore delle lingue locali. Non per caso l’oratore che farà il discorso ufficiale di apertura è François Grin, dell’Università di Ginevra, autore di un rapporto al Ministero della Educazione francese in cui mette a nudo i notevolissimi costi della generalizzazione dello studio del solo inglese nella scuola pubblica ed i vantaggi che il sistema Europa avrebbe dall’introduzione dell’esperanto combinato con un multilinguismo effettivo (stime di un risparmio di circa 25 miliardi di euro). Parallelamente al congresso, l’Accademia della Crusca e l’Accademia di Esperanto organizzano un convegno scientifico internazionale presso l’Università di Firenze per ricordare l’opera di Bruno Migliorini, che fu grande italianista e presidente della Accademia e contemporaneamente grande studioso di esperanto ed autore di testi letterari e linguistici in esperanto di varia natura, e per fare il punto sugli studi di esperantologia oggi.Le iscrizioni al congresso sono in rapida crescita e lasciano supporre che quello sull’Arno potrebbe annoverarsi tra i congressi più numerosi degli ultimi anni. “L’ho studiato anch’io, da giovane”, ha confermato agli organizzatori Luciano Pavarotti aderendo con entusiasmo al Comitato d’onore di cui fanno parte anche il cantante Andrea Bocelli, il Presidente Emerito della Repubblica sen. Francesco Cossiga, il Presidente della Società della Filosofia del Linguaggio Tullio De Mauro, il Rettore dell’Università degli Studi di Firenze Augusto Marinelli, lo scrittore Moni Ovadia, l’Ambasciatore Giulio Prigioni, plenipotenziario d’Italia in Lituania, il presidente dell’Accademia della Crusca, Francesco Sabatini, che recentemente ha sostenuto l’idea di usare l’esperanto come lingua ufficiale per internet, e lo scultore Valeriano Trubbiani. (aise)