ESPERANTO, CHE PASSIONE

Una agenzia di stampa internazionale con sede allo Scalo combatte contro l´invasione dell’inglese

II sogno dl Disvasti­go, l´agenzia teatina specializzata in Espe­ranto, è che la lingua "artificiale" creata nel 1887 sia studiata a scuola

di ANTONELLO ANTONELLI

DISVASTIGO, cioè "diffusio­ne", in esperanto: è questo il nome dell´agenzia di stampa internazionale, che ha sede allo Scalo, che si occupa di fornire notizie ed informazioni sui problemi della comunicazione. A pro­muoverla, Giorgio Bronzet­ti, settantenne linguista che risiede in viale Aldo Moro, che ha "scoperto" la passio­ne per l´esperanto all´età di quindici anni, quando tro­vò per caso delle riviste nel­la cantina di casa. La lingua "artificiale" creata nel 1887 dal dott. Zamenhof con dei fini "universali" e diffusa or­mai un po' in tutto il mon­do, ha a Chieti uno dei suoi centri più attivi. «Purtroppo - ci ha detto Giorgio Bron­zetti - la nostra attività è del tutto sconosciuta in città e in Abruzzo, anche se a livel­lo internazionale Chieti è nota come centro attivissi­mo di studio e diffusione dell´esperanto. Abbiamo promosso numerosi conve­gni e incontri-dibattito in tutta la regione sul proble­ma linguistico, ma tutti, a partire dalle istituzioni, ci ignorano. L´esperanto è una lingua internazionale, non legata ad alcuna etnia, e che quindi non promuove certe culture a danno di al­tre, a differenza dell´angloa­mericano oggi o del latino, che al tempo dell´impero ro­mano causò l´estinzione del­le lingue allora esistenti co­me l´etrusco. L´esperanto è una lingua viva e di facile apprendimento, ed è inten­samente usata da una comunità internazionale che l´ha fatta propria, spinta dal desiderio di comprendersi attraverso una lingua comu­ne, cioè di tutti e di nessu­no. Una lingua che è com­posta dalle radici comuni delle lingue europee: è co­me riscoprire le origini indoeuropee degli idiomi par­lati nel nostro continente».

La battaglia di Bronzetti è una battaglia contro l´inva­sione della lingua inglese in tutte le società europee: «Un'invasione - ci spiega - che sta creando forti discri­minazioni: fece scalpore, in­fatti, negli anni scorsi un'in­terrogazione al Parlamento Europeo da noi ispirata che denunciava la preferenza accordata dall´Unione Euro­pea agli anglofoni nei con­corsi. Ed ora sta succeden­do la stessa cosa con gli accordi Sapand sullo svilup­po - agricolo dell´Est euro­peo, in base ai quali tutti i rapporti devono essere stila­ti in lingua inglese”. Disvastigo (www.disvastigo.it ) è un bollettino a cadenza mensile in cui sono raccolti diversi articoli e saggi, opera di scienziati di indubbia autorevolezza che approfondiscono i temi della discriminazione e del l´intolleranza linguistica, del degrado della lingua italiana a causa dell´uso smodato dei termini inglesi, della difesa delle lingue e della democrazia linguistica. «Il mio desiderio - ci ha confidato Bronzetti, che ancora collabora con l´università tedesca di Paderborn - è che anche a Chieti, come a Torino, ci sia una facoltà universitaria dedicata all’ esperanto. Una lingua che aiuta l’apprendimento di tutte le altre, come è stato di­mostrato in numerosi espe­rimenti, specie in Germa­nia».

Articolo de Il Tempo del 29.3.02