Babele a Strasburgo? Sosteniamo l'esperanto
Mi riferisco all'articolo «Strasburgo, ma che Babele!»,pubblicato il 20 settembre. .Trovo ottimale la proposta sostenuta dall'ex ministro della Pubblica Istruzione, nonché valente linguista,Tullio De Mauro. La sua competenza in materia e la sua esperienza sono sicuro indice di serietà. Scontato che il latino dovrebbe, suggerisce il professore, essere “trasformato”, cosa già provata e fallita in partenza, non rimane che la lingua pianificata esperanto a far da ponte fra le attuali 11 dell’Ue e, più ancora, fra le future 21. Se i nostri linguisti e politici si accordassero su questo, quanto tempo e denaro risparmiati e quanta forza di unione e coesione nella nuova Europa. Se già l’euromoneta ha cementato le economie degli Stati membro, un’eurolingua, credo, potrebbe dare un’unica voce al mosaico delle culture europee ed essere veicolo neutrale del pensare comune.
Duilio Magnani, Rimini .