DUE GIORNI FRA ESPERANTO E ARTE

PER PREMIARE LA FRATELLANZA

 

 

ANCONA — Un premio per la pace, sotto il segno dell'arte di Valeriano Trubbiani. Questa sera (ore 21) nel Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona sarà assegnato il Premio Zamenhof- Le voci della pace a Padre Giulio Albanese, direttore di Missionary Service News Agency (Misna) per il suo impegno in soccorso dei deboli e delle vittime delle lotte tribali in Uganda, all'Associazione Medici Senza Frontiere per l'assistenza ai poveri ed alle vittime dei conflitti nei Paesi del Terzo Mondo rappresentata dal Vicepresidente nazionale dott. Riccardo Grifoni, ed alla Comunità di Sant'Egidio di Roma, per l'impegno ecumenico a favore della pace e del dialogo tra le religioni e le culture. Il premio è una piccola scultura in bronzo di Trubbiani rappresentante una Torre di Babele dalla quale si stanno liberando cinque animali tipici dei cinque continenti.

Nel corso della serata sarà assegnato un ulteriore riconoscimento, il Premio Umberto Stoppoloni intitolato “L'integrazione impossibile”, che andrà all'Associazione italiana di comicoterapia “I clown dottori-Ridere per Vivere!». Il Premio Zamenhof, promosso dalla Provincia di Ancona con il patrocinio della Regione Marche, è ideato e organizzato dalla Federazione Esperantista Italiana e dal suo presidente Aldo Grassini, in collaborazione con l'associuazione Economia&Cultura, nell'ambito del meeting di due giornate ad Ancona (oggi e domani) dedicato alla pace ed alle sue possibili forme di comunicazione, anche attraverso la promozione, la diffusione e l'uso dell'esperanto, la cosiddetta “Lingua Internazionale Ausiliaria” ideata da Ludovico Lazzaro Zamenhof (1859-1917).

La serata si avvarrà della presenza di alcuni membri del Comitato d'Onore tra i quali il Maestro Bruno Bartoletti, Direttore artistico emerito del Teatro dell'Opera di Chicago, il professor Tullio De Mauro, della Sapienza» di Roma, monsignor Antonio Riboldi, Vescovo di Acerra, Armando Spataro della Procura della Repubblica di Milano, il giornalista Saverio Tutino e il fisico Antonino Zichichi della Fondazione Ettore Maiorana. Concluderà la serata Saluton al Vi, Doktoro Esperanto opera musicale di Federico Bonetti Amendola, in prima esecuzione assoluta con lo stesso Bonetti Amendola al pianoforte, il soprano Cristina Iannicola e Maria Rosa Valli come voce recitante. La musica è stata composta su versi di Ludovico Lazzaro Zamenhof.

Domani (alle ore 10,30) alla facoltà di Agraria è in programma la tavola rotonda sul tema “La globalizzazione culturale e linguistica” con Ugo Ascoli, docente di sociologia dell'università di Ancona, Giuseppe Leonelli, docente di Storia della letteratura italiana ad Urbino, Michael Karris, docente di lingua inglese (John Cabot, University, Roma), Renato Corsetti, docente di psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione alla Sapienza di Roma e Giancarlo Rossi, latinista.

di Raimondo Montesi

 

 

 

IL RESTO DEL CARLINO 13/12/002