Nova Sento 16/2/08

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Il diritto di lavorare in italiano

Richiesta di un gruppo sindacale per la difesa del francese ai sindacati
italiani e all’associazione Allarme Lingua per estendere anche all’Italia
la loro azione di contrasto verso l’imposizione delle multinazionali
dell’uso dell’angloamericano sul lavoro

L'8 febbraio dell'anno scorso un gruppo chiamato
Syndicats-associations-parlementaires pour le droit de travailler en
français en France, e cioe' "Sindacati ed associazioni parlamentari per il
diritto di lavorare in francese in Francia, tenne una conferenza stampa
molto seguita e che fu all'origine di molti articoli sulla stampa sia
francese che inglese.

In effetti una decisione di un tribunale francese aveva dato ragione agli
impiegati di una grande società multinazionale che si erano rifiutati di
rispondere a richieste ed istruzioni in inglese. In sostanza il giudice
aveva detto: E' compito dell'imprenditore parlare nella lingua che i suoi
dipendenti capiscono, tanto più se la fabbrica o l'ufficio si trova nel
territorio dove quella lingua si parla.

Il tutto era poi stato esaltato dalla scoperta dei danni gravi causati ad
una serie di pazienti da un ospedale, che non aveva tradotto in francese le
istruzioni di una macchina modernissima per il trattamento dei tumori, con
il risultato che gli infermieri non avevano capito quello che c'era da fare
ed avevano causato lesioni interne ai pazienti, che dovevano trattare.

I sindacati, membri del gruppo, si sono ora rivolti ai sindacati europei,
in particolare a quelli tedeschi, belgi ed italiani, per estendere l'azione
agli altri Paesi europei, perché le imprese multinazionali, portatrici
della mondializzazione all'americana, operano a livello europeo.

Risponderanno i sindacati italiani? L'Associazione italiana "Allarme
Lingua" spera proprio di sì, perché i nostri lavoratori non hanno problemi
minori di quelli francesi in questo campo, ed i rischi legati ad una
conoscenza superficiale dell'inglese in settori delicati come la sanità
sono presenti anche da noi. Come se i nostri casi di malasanità non
bastassero.

La prossima conferenza europea si terrà a fine marzo sempre a Parigi, in
collaborazione col Parlamento francese. Si preparano già i giornali
francesi ed anche quelli inglesi uno dei quali aveva parlato l'anno scorso
di "questo cadavere che ancora si muove,  queste nazioni europee che non
sarebbero ancora completamente asservite all'impero ed alla sua lingua".

Ci saranno i nostri sindacalisti?

Renato Corsetti
Comitato scientifico di Allarme Lingua
 
www.disvastigo.it       DIS344  3/2/08

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