Si ipotizza l'introduzione dello studio di questa materia nelle Elementari e Medie della città

L’esperanto nelle scuole teatine

Esperimenti avrebbero dimostrato il valore formativo della lingua artificiale

di ANTONELLO ANTONELLI

L'ESPERANTO potrebbe en­trare nel curriculum didatti­co-formativo delle scuole elementari e medie della cit­tà: a volerlo sarebbe l'asses­sore alla Pubblica Istruzio­ne, Paola Simonelli, che ha più volte apprezzato il valo­re formativo e propedeutico della lingua "artificiale" crea­ta sul finire dell'Ottocento.

Proprio in occasione della consegna dei "Diplomi d'oro", prima delle feste na­talizie, lo stesso arch. Simo­nelli ha voluto premiare con il presitigioso "Capestrano d'argento" il prof. Giorgio Bronzetti, esperantista teati­no, attivo da anni nella diffu­sione dell'idioma "interna­zionale" ed animatore di uno dei gruppi di esperanti­sti più attivi in Europa, che ha sede allo Scalo. La siner­gia tra l'assessorato alla Pub­blica Istruzione e il gruppo esperantista di Chieti potreb­be portare, in via sperimen­tale, ad inserire l'esperanto tra le materie di studio nelle classi della scuola primaria.

'L'esperanto - ci ha detto l'assessore Simonelli - è un' ottima base per apprendere tutte le altre lingue, cosiddet­te vive. Esperimenti scientifi­ci, infatti, hanno conferma­to che i bambini che cono­scono le basi dell'esperanto apprendono molto più facil­mente le strutture linguisti­che, grammaticali e sintatti­che di qualsiasi altro idioma venga loro insegnato. Il valo­re formativo dell'esperanto, poi, è stato più volte ribadi­to in sede scientifica".

"Il gruppo esperantista chietino - ci ha detto il prof. Bronzetti - è uno dei più apprezzati d'Italia per l'atti­vità svolta: due anni fa orga­nizzò il Congresso Naziona­le a Pineto ed il Festival In­ternazionale della Gioventù a Vasto ed anche di recente si è posto all'attenzione con la assegnazione del Premio Internazionale Il Guerriero di Capestrano, l'Oscar degli esperaniisti. Attualmente, con il riconoscimento del Ministero della Pubblica Istruzione del valore prope­deutico dell'esperanto per l'apprendimento delle lin­gue straniere, che ha aperto nuove possibilità di inseri­mento nella scuola italiana, il Gruppo Esperantista deve affrontare il gravoso impe­gno di preparare gli inse­gnanti e di destinarli alle scuole interessate. Molte am­ininistrazioni locali sono sensibili ai valori espressi e rappresentati dal mondo esperantista per gli ideali di convivenza pacifica che lo ispirino. Vengono apprezza­ti in particolare i valori edu­cativi di un movimento sen­za frontiere teso alla com­prensione e alla tolleranza, la possibilità immediata di con­tatti senza discriminazioni e la maggiore apertura menta­le".

DOMENICA

5 GENNAIO 2003  p.  33