Le vacanze estive in esperanto

Congresso mondiale esperantista a Firenze

 

Sarà per vocazione alla diaspora, sarà per costume transumantico o per sempli­ce pallino gli esperantisti viaggiano da matti. L'edizione 2006 dell'annua­rio della Pasporta Servo, il servizio di ospitalità che par­la esperanto, riporta 1320 punti di accoglienza in 92 paesi di ogni continente, tra cui, oltre a quelli di maggior flus­so come la Germania, la Fran­cia, gli Stati Uniti, la Svezia, il Brasile compaiono anche come novità le Bahamas, il Chad, le isole Comore, il Nepal e la Re­pubblica Domenicana. E chi non può allontanarsi si vede, ospitando.ugualmente

passare il mondo in casa. ("La tuta mondo en via hejmo" Tut­to il mondo a casa tua, è scrit­to sulla guida della Pasporta Servo).

  Vi sono inoltre tante occasioni di incontri, soprat­tutto in estate, come si può ve­  dere nel calendario degli "Esperanto-arangoj"( http:// www.eventoj.hu/2006.htm )

che vanno dalle rimpatriate di vecchi amici a marce con sac­co a pelo, a settimane di stu­dio o semplici vacanze disten­sive e turistiche con la parti­colarità di farti sentire a casa tua perché chi organizza è gen­te come te, che parla come te e i costi sono molto contenuti.. Naturalmente chi non parla esperanto non viene respinto e se vuol fare questa partico­lare esperienza, magari appren­dendo le basi della lingua sul campo, è ugualmente benve­nuto.

Quest'anno l'attenzione degli esperantisti di tutto il mondo è rivolto verso Firenze dove dal 29 luglio al 5 agosto si svolge­rà il 91° Congresso Mondiale di Esperanto (http:// www.ukflorenco2006.it/) con migliaia di partecipanti e in­tensi programmi culturali,di arte e di carattere organizzativo del movimento esperantista, con momenti particolarmente toccanti come quando in mi­gliaia in piedi si canta "En la mondo venis nova sento"(= nel mondo è venuto un nuovo

sentimento), con cui una volta all'anno indulge al sentimentalismo zamenhofiano anche il più pragma­tista dei convegnisti, che ha tuttavia in mente la frase pronunciata da Zamenhof in occasione del primo con­gresso d'Esperanto di Boulogne-sur-Mer, che in quel giorno solenne non si erano riuniti "Francoj kun Angloj, ne Rusoj kun Poloj, sed homoj kun homoj il cui senso intuibile è toccante. Giorgio Bronzetti

 

La Cronaca d’Abruzzo 2/06/06 p.3 Cronaca Nazionale