CURIOSITÀ DELLA LINGUA PIÚ MONITORATA DEL MONDO
È “TIME” (TEMPO)
DELL’INGLESE DEL 21° SECOLO
MENTRE TRA LE PRIME 100
NON COMPARE
L’ossessione del mondo anglosassone (e ormai anche del nostro che segue a ruota sempre piú da presso) del tempo che passa veloce (non ho tempo per questo: I’ve no time for it) indica insopportabilità (it’s no time: non è questo il momento; on time: puntuale; what time?: quando?), fino al question time caro ai parlamentari italici, trova conferma in una ricerca effettuata dall’Oxford English Dictionary in base alla quale la parola “time” è risultata la piú usata nell’inglese del 21° secolo.
Le parole “year” (anno), “day” (giorno), e “week” (settimana) sono tra le prime 20 rientrando anch’esse nell’ambito time.
Dalla ricerca sembra anche che gli anglosassoni non si divertano granché se “work” (lavoro) occupa il 16° posto e “play” (gioco) e “rest” (riposo) non compaiono affatto.
“Problems”, responsabile, con l’espressione “no problem”, dell’eliminazione dalle parlate di mezzo mondo di termini come intoppo, inghippo, intralcio eccetera indicanti difficoltà, sta al 24° posto, mentre “solutions” non affiora affatto.
L’angoscia dei tempi è inoltre data dalla parola “war” al 49° posto, mentre “peace” (pace) non compare neanche tra le prime 100 parole.
Fonte: Volunteer Tv
http://www.volunteertv.com/Global/story.asp?S=5066387
In collaborazione con Disvastigo 301