Giovedì 25 novembre, ore 21.30, presso il Centro Quarta Dimensione di Novafeltria, avverrà la proiezione del film documentario.
E’ il primo maggio del 1968. Un ingegnere bolognese, Giorgio Rosa, proclama uno stato indipendente su una piattaforma in ferro da lui stesso progettata e costruita sei miglia al largo di Rimini: è l’atto di nascita dell’Isola delle Rose. Nei mesi successivi quel tratto del mare Adriatico finisce al centro di un caso internazionale. Giornali e televisioni di mezzo mondo mandano i loro cronisti a Rimini per indagare sulla neonata repubblica, mentre i turisti fanno a gara per trovare una barca che li porti a fare un giro intorno all’isola, che intanto ha aperto il suo bar e un ufficio postale. La lingua ufficiale adottata dalla micronazione è l’esperanto, e proprio in esperanto vengono contrassegnati i francobolli dell’Isola delle Rose o, meglio, del Libera Teritorio de la Insulo de la Rozoj.
Durante l’estate del ‘68, i militari occupano la piattaforma. Di fronte alle spiagge romagnole affollate di turisti viene scatenata quella che alcuni storici ricorderanno come la prima e unica guerra d’aggressione dell’Italia repubblicana.
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