No alla Lis come lingua
Alla
proposta di legge C. 4207 giunge un secco “no” che
rappresenta un “chiaro passo indietro”. Ad
affermarlo и stato oggi il Comitato nazionale dei genitori e
familiari dei disabili uditivi . Secondo il Comitato “il
riconoscimento della Lis rappresenta necessariamente la definizione
di una minoranza linguistica e l’appartenenza ad essa in base a
un deficit sensoriale. Ma i nostri ragazzi non vogliono riconoscersi
in questa minoranza, vogliono essere a tutti gli effetti italiani-
sostengono. Riconoscere la Lis nuoce invece gravemente
all’applicazione del protocollo sanitario che da quarant’anni
consente a tutti i bambini audiolesi il recupero uditivo e
l’acquisizione della lingua italiana”.
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