“In Italia, sotto i Borgia, per trent’anni hanno avuto guerre, terrore, assassinii, massacri: e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera, hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e cos’hanno prodotto? Gli orologi a cucù”. La citazione tratta da il film ’Il terzo uomo’, di Carol Reed con Orson Welles e Alida Valli, rappresenta in chiave ironica la storia e le relazioni che intercorrono fra le due Nazioni divise dalle Alpi e unite dai tunnel del Bernina e del San Gottardo.
Rapporto stretto al punto che l’italiano è fra le lingue ufficiali della Confederazione Elvetica, dal momento che comprende anche cantoni a lingua italiana. Idioma che sta pian piano scomparendo dalle scuole svizzere. Il cantone di Obvald ha deciso di eliminare l’italiano dalle materie necessarie per ottenere il diploma di maturità. Quello di San Gallo stava per prendere un’analoga decisione. Nel cantone di Basilea Campagna solo 32 alunni hanno deciso di imparare l’italiano come seconda lingua.
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